Rinuncia vaccino Covid – C’è chi, pur potendo, ha scelto di non vaccinarsi. Non si tratta per forza di no-vax o complottisti, chiariamo; i motivi per rifiutare la vaccinazione sono vari e spesso la giustificazione è più che valida. Parliamo in particolare di chi porta sulle spalle il peso di malattie che costringono a cure molto invasive, oppure di chi aveva il Covid nel momento in cui ha ricevuto la convocazione dall’Asl. Infine c’è chi viene convocato dalla regione di residenza ma si trova a vivere o lavorare in un’altra regione. Per quest’ultima questione è dovuto intervenire il Commissario per l’emergenza Covid, generale Francesco Paolo Figliuolo, con apposita ordinanza.
Qualunque sia il motivo, in alcuni casi una rinuncia (temporanea) al vaccino può essere imprescindibile. Per questo è utile sapere come farla e cosa comporta. Vediamolo insieme.
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Rinuncia vaccino Covid: ecco cosa comporta
L’ISS si è espressa chiaramente pochi giorni fa. Al netto delle motivazioni la rinuncia al vaccino Covid comporta uno slittamento del rinunciatario in fondo alla lista.
Sempre in fondo alla lista finirà chi ha rinunciato a vaccinarsi specificatamente con Astrazeneca. Addotta tale motivazione, il rinunciatario finirà in coda alla lista e riceverà un altro tipo di vaccino. Così ha confermato il presidente del Consiglio superiore di Sanità e coordinatore del Comitato tecnico scientifico, Franco Locatelli.
Detta in breve, se il vaccinando non si presenta e non comunica tempestivamente la sua rinuncia, dovrà rifare daccapo tutta la procedura di vaccinazione.
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Rinuncia vaccino Covid: ecco come farla
Esempio lampante è quello degli insegnanti in Campania. Alcune scuole si sono occupate personalmente di inserire le liste degli insegnanti sulla piattaforma indicata dalla regione, altre hanno lasciato che fossero i propri insegnanti a inserire singolarmente i dati. Questo comporta varie risposte alla domanda principale: a chi fare riferimento se voglio rinunciare al vaccino?
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Rinuncia vaccino Covid: le tre possibilità
La seconda possibilità vale se della prenotazione si è occupata l’istituzione presso cui lavoriamo (scuola, università, corpo delle Forze dell’Ordine etc.). In quel caso dovremo rivolgerci all’istituzione di riferimento, informare della rinuncia e concordare con loro i prossimi passi. Cioè se la seconda richiesta per essere vaccinati dovrà essere fatta dal vaccinando o da un responsabile, per esempio, della scuola.
Infine c’è la terza possibilità: se il vaccinando ha provveduto autonomamente alla richiesta di vaccinazione (dopo aver comunque ricevuto l’ok dalla sua istituzione). In quel caso va avvertita l’Asl di riferimento. Il modulo per il dissenso alla vaccinazione cambia da Regione a Regione. Per questo le procedure per “rientrare in gioco” saranno diverse e sarà l’Asl stessa a informare il vaccinando.