Robot in pediatria alleviano la paura dei bambini: “Portano felicità”

0
958
robot pediatria padova

Robot pediatria Padova è la straordinaria innovazione che mira ad alleviare lo stress dei pazienti più piccoli. Instaurano un contatto con i bambini prima di un intervento invasivo e distraggono le loro menti, al fine di rendere l’esperienza ospedaliera più piacevole. Il creatore dei robot ‘infermieri’ è il Dottor Roberto Mancin. Ora sono a lavoro nel capoluogo di provincia del Veneto.

Ti consigliamo come approfondimento – Dottor Peyo: il cavallo che conforta i malati ricoverati in ospedale

Robot pediatria Padova: Pepper e Bettina

SantobonoÈ un dato di fatto che la psicologia influisce negativamente sulle situazioni complicate. Ancor di più se a dover affrontare un severo problema è un bambino. In ambito ospedaliero, lo stress dei più piccoli è all’ordine del giorno. Per fare un esempio, se un bambino deve subire un intervento chirurgico, deve prima essere sedato. Ma quell’ago grande e appuntito fa così tanta paura! Lo spavento del singolo paziente viene trasmessa anche agli altri, che assistono alla scena o che sanno di dover ricevere lo stesso trattamento. Come si può, dunque, ammorbidire questo ambiente? L’idea del Dottor Roberto Mancin si è rivelata più che soddisfacente. “I robot portano felicità“, sono le sue parole. A distrarre i pazienti sarà Pepper, un robot umanoide – ma se anche questo dovesse spaventare i bambini? Allora entra in gioco Bettina, un’altra macchina alta 90cm in grado di ballare.

Ti consigliamo come approfondimento – Autista salva tartaruga incastrata tra le rotaie: ferma il tram e la soccorre!

Robot pediatria Padova: aiutanti, non sostituti

esoscheletro Elon MuskSono stati realizzati con la collaborazione di Omitech, la Fondazione Cariparo, la Salus Pueri e il professor Klaus Fisher. Pepper e Bettina sono definiti ‘robot empatici’. Ciò non è perché sono in grado di provare emozioni (sono pur sempre macchine!), ma perché consentono agli altri di cambiare stato d’animo. Tuttavia, Bettina è dotata di uno schermo che mostra diverse espressioni facciali, simulando così una conversazione completa di linguaggio del corpo. Grazie a quest’ottica, i robot diventano un aiuto in più per le persone, non dei sostituti. La tecnologia in continuo avanzamento consente la realizzazione di progetti sempre più ambiziosi. Dietro di essi, però vi è sempre l’animo umano. Come lo svedese Furhat, una testa che parla e muove le labbra. È in grado di mutare il proprio aspetto, diventando come una persona reale: una mamma, un papà, l’interlocutore stesso o una persona vissuta secoli fa.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

sei + 1 =