Roma infermiere aggredito, padre e figlio erano stanchi dell’attesa al pronto soccorso. L’episodio si verifica all’ospedale di Cassino. Un infermiere è stato preso a calci e pugni semplicemente per via di una lunga attesa. L’infermiere ha ricevuto sette giorni di prognosi. I due aggressori, padre e figlio, sono stati denunciati per lesioni e danneggiamento.
All’ospedale di Cassino, nel romano, padre e figlio hanno aggredito un’infermiere. A scatenare la loro ira sarebbe stata la lunga attesa per il pronto soccorso. Volevano entrare subito, nonostante avessero un codice verde, in quanto il ragazzo aveva soltanto un leggero malore. L’attesa però per loro era troppa, così hanno deciso di prendere a calci e pugni un infermiere per protestare. Le conseguenze? Sono stati denunciati per lesioni e danneggiamento.
Entrando nei dettagli delle vicende non è successo nulla di più di quanto avvenga comunemente in merito all’attesa. Il ragazzo accompagnato dal padre era in buone condizioni, soltanto un codice verde. Dunque, come da prassi, avrebbe dovuto attendere tutti i codici superiori al suo. All’interno della sala erano presenti altre persone, alcune addirittura in codice rosso. Così doveva attendere il passare delle emergenze, in quanto più gravi e bisognose di cure immediate. Ciò però non sembrava essere chiaro ne a lui ne al padre.
Ad un certo punto i due hanno iniziato ad arrabbiarsi per l’attesa. Così hanno minacciato un infermiere pretendendo di essere subito visitati. L’infermiere si è rifiutato affermando che prima andavano visitati i pazienti in condizioni più gravi e che erano lì da prima di loro. Così il padre ha iniziato a rompere tutto ciò che si trovava davanti a lui. Il figlio invece si è accanito contro l’infermiere. Gli ha tirato un pugno su uno zigomo e un calcio alla gamba facendolo cadere a terra. L’intervento dei carabinieri poi ha “placato” gli animi.