Russia Eurovision – Russia fuori da tutto. Questo è quello che si sta profilando in queste ore, man mano che le sanzioni arrivano e vari organi prendono provvedimenti. Calcio, musica, arte, economia, istituzioni. L’isolamento della Russia di Putin ha raggiunto quasi tutti i fronti ed è mondiale. È notizia di pochi minuti fa il blocco di una nave russa nel canale della Manica. Vediamo tutte le sanzioni fatte finora nel dettaglio.
Russia Eurovision: la decisione dell’EBU
Russia fuori dall’Eurovision. Questa è la notizia che arriva dagli organizzatori del festival musicale del continente europeo. La European Broadcasting Union (EBU) ha infatti affermato in una nota che <<La decisione riflette la preoccupazione che, alla luce della crisi senza precedenti in Ucraina, l’inclusione di una voce russa avrebbe portato al discredito della competizione>>. Non mancano, ovviamente, le polemiche russe. Non è però solo la EBU a essere preoccupata. Infatti, già il gruppo lettone Citi Zeni aveva presentato forti rimostranze. Pare, ma non è confermato, che anche il trio ucraino Kalush Orchestra abbia avuto qualche perplessità. “Silenzio” da parte dei partecipanti italiani, con però Blanco, in gara con Mahmood, che ha espresso solidarietà all’Ucraina. Atteggiamenti “guardinghi” verso i russi da larga parte del mondo musicale del bel paese che ospiterà la competizione continentale. Da Michele Bravi a Laura Pausini, passando per Cremonini, Ornella Vanoni, Vasco, Morandi e molti altri.
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Russia fuori dal calcio: Champions a Parigi, lo Schalke 04 abbandona Gazprom
Non solo la musica allontana la Russia. Anche il mondo del calcio internazionale è in subbuglio. All’indomani dell’invasione, infatti, lo Schalke 04 ha eliminato la scritta Gazprom dalle sue maglie a seguito dei fatti d’Ucraina. Problema ben più grosso quello della Champions League. Gazprom ha infatti versato 50 milioni di sponsorizzazioni nelle casse UEFA. Malgrado ciò, la finale di Champions è stata spostata da San Pietroburgo a Parigi. Tuttavia nulla si sa ancora sulla rimozione della sponsorizzazione Gazprom sugli eventi.
Dagli ambienti del calcio europeo, inoltre, si sta facendo pressioni sulla FIFA per estromettere dai mondiali Qatar 2022 la nazionale degli orsi. La selezione russa, infatti, dovrebbe disputare gli spareggi con Polonia, Svezia e Repubblica Ceca. Ma con la guerra in corso, la FIFA potrebbe decidere per l’esclusione.
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Russia fuori dal web: PornHub oscura il suo sito
Russia fuori dal consiglio d’Europa: la decisione ieri pomeriggio
Inoltre l’OCSE (l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) ha interrotto il processo di adesione della Russia e ha annunciato la chiusura del suo ufficio a Mosca. Questo è ovviamente conseguenza dell’invasione russa dell’Ucraina.
Russia Eurovision ma non solo: arriva l’addio alla Swift
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A breve la Russia sarà fuori anche dal sistema mondiale interbancario delle telecomunicazioni finanziarie (SWIFT). Fino a qualche ora fa, sembrava che Italia e Germania fossero contrarie a questa pesante sanzione. L’estromissione dallo Swift causerebbe infatti enormi disagi sia per le controllate russe dai sistemi bancari sia in merito ai pagamenti delle forniture di gas. Ad oggi, infatti, Italia e Germania sono i due acquirenti principali di gas russo, con l’Italia dipendente per oltre il 40% dal paese euroasiatico.
Le smentite tuttavia non sono tardate. Il cancelliere Olaf Scholz ha infatti dichiarato la disponibilità tedesca a sostenere la sanzione. Per l’Italia, la notizia arriva direttamente dal presidente ucraino, in un tweet subito diventato virale. E dalle parole del presidente del consiglio Draghi traspare un indirizzo preciso. Incrementando la produzione interna e importando gas da Algeria, Libia e Azerbaigian, l’Italia dovrebbe non essere più dipendente (o quasi) dal gas russo. L’inquilino di palazzo Chigi non esclude neppure la riapertura delle centrali a carbone.
Queste sanzioni si aggiungerebbero a quelle già comminate. Sanzioni che, per quanto blande, hanno causato alla Russia una perdita di oltre novanta miliardi in soli due giorni.
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Russia fuori da tutto: profezie e proposte di Kasparov per dare scacco matto a Putin
Russia fuori anche secondo Gary Kasparov. Lo scacchista russo più forte della storia vive da anni ormai fuori dalla Russia perché considerato un pericoloso “ribelle politico”. Il grande scacchista liberalsocialista ha sbottato sul suo account Twitter (@kasparov63) contro chi, a distanza di otto anni, gli dà ragione su Putin e sulla questione ucraina. La sua proposta ora è un appello al mondo. Sono otto mosse per dare “scacco matto” al leader russo. Kasparov, in particolare, parla di costi e sacrifici, proprio come in una partita di scacchi. “Abbiamo aspettato troppo a lungo – scrive – il prezzo è alto ma non potrà che aumentare. È il momento di lottare”. Non mancano, ovviamente, stoccate a Trump, Carlson, “Schroeder e la sua specie” (i socialdemocratici tedeschi, ndr) partiti di estrema destra ed estrema sinistra dell’UE. Rei, secondo il campione, di lavorare per Putin ed essere la “quinta colonna putiniana”.