Attentato in una scuola in Russia, 11 morti. Il killer: “Sono Dio, odio tutti!”

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Russia scuola. Un attentato in piena regola ha sconvolto la comunità di Kazan, in Russia, con 11 morti e numerosi feriti. L’assalitore, 19 anni, ha dichiarato agli agenti di essere Dio e di odiare tutti.

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Russia scuola: l’attentato è costato la vita a 11 persone

russia scuolaUn diciannovenne ha fatto irruzione in una scuola superiore sparando a caso sugli studenti. Le vittime sarebbero almeno 11, tra cui diversi bambini e un insegnante. L’ultimo bollettino comunicato dalle autorità locali riferisce anche di 18 ragazzi e 3 adulti feriti – alcuni di questi in modo grave. L’autore dell’attacco, già arrestato, sarebbe un ex studente della stessa scuola di nome Ilnaz Galyaviev. Poche ore prima dell’attacco, il giovane diciannovenne aveva annunciato l’imminente strage in un messaggio diffuso sul proprio canale Telegram. In un primo momento le fonti ufficiali parlavano di due assalitori, sostenendo che uno di questi era stato abbattuto dalle forze di polizia intervenute sul posto. Solo successivamente il ministero dell’Interno della regione ha escluso la presenza di un eventuale complice.

Nei video amatoriali dell’attentato, diffusi sui social, si vedono alcuni studenti lanciarsi dalle finestre della scuola per sfuggire all’assalitore. Secondo le fonti locali, sarebbero almeno due gli studenti morti dopo essere precipitato dal terzo piano dell’edificio.

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L’attentatore: “Mi sono reso conto di essere DIO!”

Ilnaz Galyaviev, autore della strage, ha dichiarato agli investigatori di essere Dio. Il video shock dell’interrogatorio mostra il giovane legato ad una brandina, in uno stato fortemente alterato, mentre delira. “Due mesi fa mi sono reso conto di essere Dio. Nessuno me lo ha detto, me ne sono reso conto da solo.” E ancora: “In estate un mostro iniziò a svegliarsi dentro di me. Ho sempre odiato tutti. Ho iniziato a odiare ancora di più.

A seguito della strage di queste ore, il presidente russo Putin avrebbe “ordinato uno sviluppo urgente per il tipo di armi che possono essere date alla popolazione civile, tenendo conto di quella utilizzata nella sparatoria di Kazan” secondo quanto dichiarato dal portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.

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