I saldi 2021 si annunciano più turbolenti che mai. Dopo le festività natalizie minate dalla pandemia, anche i tradizionali saldi invernali rischiano di essere sconvolti dall’emergenza sanitaria da Covid-19. Alcune regioni hanno già annunciato una partenza in ritardo rispetto agli scorsi anni.
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Saldi 2021: ogni regione decide autonomamente
Quest’anno una partenza a macchia d’olio per i saldi invernali. Stando al calendario provvisorio diffuso da Confcommercio, ogni regione ha comunicato una propria data per dare inizio ai saldi. Il un periodo di tempo stavolta insolitamente ampio: da gennaio fino a metà febbraio. C’è chi parte in un periodo ancora di restrizioni e zona rossa, come Valle d’Aosta, Molise e Basilicata (2 gennaio). Alcune regioni attendono invece la fine di gennaio, come Liguria (29 gennaio), Emilia Romagna, Toscana, e Veneto (30 gennaio).
Si tratta però di un calendario non ancora confermato, e diverse regioni – in primis Campania e Sicilia – hanno già anticipato slittamenti in avanti.
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Saldi 2021: cosa accadrà in Campania
Addirittura si teme uno slittamento dell’avvio dei saldi a febbraio, come già annunciato da altre regioni. Questo rappresenterebbe un’ulteriore batosta per i commercianti campani, già fiaccati da molti mesi con le saracinesche abbassate a causa delle restrizioni Covid. Ci sarebbe infatti il rischio di indurre i consumatori a fare acquisti fuori dalla Campania, in regioni dove i saldi partono prima, a danno dei negozianti locali.