Salvini in tour: tra contestazioni, piazze vuote e giovani identificati. E i sondaggi “piangono”

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Foto da nonsolo.tv

Se non è un flop poco ci manca! La manifestazione organizzata in Piazza del Popolo a Roma da Matteo Salvini con il centrodestra non ha certamente fatto registrare il “pienone” che ci si aspettava. Erano circa 4.000 le sedie posizionate di fronte al palco dei leader di destra per manifestare contro il governo. Nel momento in cui la giornalista Maria Giovanna Maglie ha dato l’avvio all’evento tante sedie sono rimaste vuote. Un’ora dopo, a seguito degli interventi di Tajani e Meloni, sul palco è salito Salvini, ma la situazione in piazza non è cambiata. Alle bandiere tricolori si si sono contrapposte le tante sedie rimaste prive di manifestanti.

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Salvini fa flop anche a Mondragone

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Foto dalla Pagina Facebook ufficiale di Matteo Salvini

Non è certamente un periodo felice per il leader leghista dal punto di vista politico. Le “piazze” che fino a questo momento hanno rappresentato la sua forza sembrano avergli voltato le spalle. E pochi giorni prima del quasi flop romano ha dovuto ingoiare un nuovo boccone amaro: la “fuga” da Mondragone. Dopo l’istituzione della zona rossa decisa dal governatore Vincenzo De Luca per l’aumento di nuovi positivi Covid alle palazzine ex Cirio, Salvini si è precipitato in città nella speranza di intercettare i voti degli scontenti. Ma il comizio, che ha visto la presenza solo di poche centinaia di persone, è stato anche interrotto per via delle forti proteste di un gruppo di cittadini che non hanno gradito la presenza del leader leghista, accusandolo di vero e proprio sciacallaggio.

I soliti delinquenti dei centri sociali hanno sfasciato tutto. Io non ho paura, torneremo”- il commento di Salvini. E infatti così è stato. Senza nessun annuncio e con un vero e proprio blitz a sorpresa per evitare ulteriori proteste, quattro giorni dopo è tornato a Mondragone lontano dalla zona rossa. “Mi ero preso l’impegno perché l’indegno casino dei teppisti dei centri sociali non mi aveva permesso di parlare con gli agricoltori, con le mamme, con i cittadini.

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L’”irresistibile” voglia di infrangere le regole anti-Covid

Intanto in tutti i suoi interventi pubblici, incurante delle norme anti-Covid, il “capitano” leghista continua imperterrito con selfie, strette di mano, abbracci e assembramenti. Un pericolo per sé stesso e soprattutto per gli altri. Evidentemente la non impeccabile figura fatta durante l’intervista a Giovanni Floris a DiMartedì su La7 non ha sortito alcun effetto. E se per caso qualcuno lo fa notare, mai una risposta nel merito.

Salvini contestato da Leon Pappalardo, il figlio minorenne di Selvaggia Lucarelli

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Foto da pagina Facebook di Matteo Salvini

L’episodio si è verificato non appena terminato l’ennesimo comizio improvvisato nei pressi di un gazebo della Lega a Milano. Partono gli immancabili selfie con Salvini e il 15enne, dopo essersi avvicinato al leader con la scusa di una foto, lo contesta: “Volevo ringraziarla per il suo governo razzista e omofobo”. Le guardie del corpo del segretario del Carroccio provano ad allontanarlo, ma il leader le ferma, mentre i sostenitori cominciano a prendersela con il minorenne.

Allontanato da Salvini, poi, Leon Pappalardo viene fermato e identificato dalla polizia in borghese. “Sono stato fermato e identificato solo per aver detto quello che penso senza nessuna minaccia o violenza. In questo paese non c’è più libertà di espressione. Almeno non mi hanno arrestato“. “Ovviamente” appena la pagina ufficiale Facebook Lega – Salvini Premier ha pubblicato il video sono immediatamente partiti insulti e minacce contro la Lucarelli e il figlio. Di certo nessun buon senso per evitare situazioni spiacevoli a un ragazzo minorenne.

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E i sondaggi continuano a calare…

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Dalla pagina Facebook di Matteo Salvini

Errori e gaffe commessi dal senatore leghista durante e post Covid si stanno inevitabilmente rispecchiando nei risultati dei sondaggi. Attualmente la Lega si confermerebbe primo partito con il 26% delle preferenze. Un crollo se si pensa al 34,3% ottenuto alle scorse elezioni europee. La Lega ora è tallonata dal Partito Democratico, più staccato il Movimento 5 stelle che però lentamente continua a crescere. Non va meglio nei sondaggi sulla fiducia dei singoli leader politici, secondo i dati che emergono dal sondaggio Demos per l’Atlante politico di Repubblica.

La fiducia più alta resta quella nel presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, al 65%. A seguire troviamo il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, al 56%. Al 43% troviamo il commissario europeo Paolo Gentiloni, così come il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. Che, come Zaia, gode di un buon gradimento dopo l’emergenza Coronavirus. Al 41% troviamo Giorgia Meloni, al 39% Emma Bonino e proprio Matteo Salvini.

Rischio sorpasso da tanti…

Il leghista è tallonato da Dario Franceschini e Roberto Speranza al 38%; al 37% Stefano Bonaccini (presidente dell’Emilia-Romagna); al 36% Nicola Zingaretti; al 34% Silvio Berlusconi; al 32% Luigi Di Maio. In netto calo il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana (Lega), che perde dieci punti percentuali e non va oltre il 27%. Peggio di lui solo alcuni esponenti del Movimento 5 stelle e Matteo Renzi che si assesta al 24%.