L’emergenza migranti è un tema affrontato ogni giorno dai media. Immagini di sbarchi che si susseguono nelle televisioni italiane. Immagini su cui alcuni politici hanno fatto e continuano a fare propaganda. A rappresentare quest’ultimo punto è la scultura shock, che vede il leader della Lega, Matteo Salvini, puntare una pistola sui migranti. La scultura è esposta attualmente nella galleria Nabi Interior Design ed è stata realizzata da Salvatore Scuotto.
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Nascita e significato dell’opera di Scuotto
Matteo Salvini armato di pistola spara a due migranti in versione zombie. Ecco l’opera di Salvatore Scuotto, attualmente esposta a Napoli nella mostra collettiva “Virginem = Partena” nella galleria Nabi Interior Design.
“Quando ho iniziato la scultura, Salvini era ancora ministro dell’Interno. L’ho voluto rappresentare come un bambinone che gioca a un videogame popolato da fantasmi” ha dichiarato Scuotto ai microfoni del giornale Il Mattino. L’artista ha voluto rappresentare il messaggio dato da un politico definito “infantile”. Attaccato alla pistola il messaggio “Game Over” che si identifica come la conclusione del videogioco. In questo caso il messaggio deve essere interpretato: indica la fine di Salvini o dei suoi nemici?
Lo scultore ha tenuto a specificare che preferisce essere definito anarchico. Con l’immagine non vuole infatti esprimere alcuna appartenenza politica, nonostante le sue idee siano ben chiare.
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Salvini spara sui migranti: la scultura bersagliata dalle critiche
La scultura è stata subito presa di mira dai membri del partito della Lega. Forti parole di critica verso quella che, alcuni esponenti politici della destra, non definiscono neppure opera d’arte. “La scultura che vorrebbe raffigurare un Matteo Salvini violento con una pistola in mano mentre spara a dei migranti non è certo arte. Definirla tale significa mortificare tutta la storia artistica di Napoli e della Campania. Penso a personaggi come De Filippo, Totò, Viviani, Vico che hanno inorgoglito la città in tutto il mondo. Personaggi di cui siamo fieri“. Si è espresso così il deputato napoletano leghista Gianluca Cantalamessa.
Anche Pina Castiello, altra esponente della Lega, si ritiene offesa da ciò che presenta la scultura. Una scultura, secondo la deputata, che non rappresenta il “vero” e che dipinge Matteo Salvini in modo mistificatorio, ignorando invece una persona che ha aiutato tanto la città di Napoli. “Mi auguro che la curatrice della mostra in cui è rappresentato questo piccolo monumento all’odio, ne proceda al ritiro”, ha concluso la deputata.