Ancora polemiche tra il mondo LGBT e Matteo Salvini. Il leader leghista, in un post su Twitter, polemizza su un cartello del Milano Pride e parla di “scelta”. Ma di quale scelta parla? L’omosessualità è realmente una scelta? Vediamo meglio insieme la questione.
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Salvini Pride: 2022, “Onda Pride”
Stigmatizzati i gesti più irriverenti, apprezzati i gesti più inclusivi. Ogni Pride parade ha visto una risposta sui social e non soltanto. Particolarmente accesi i dibattiti nelle settimane scorse sulla “Madonna nuda” portata in corteo, o dei “Gesù Cristo” gay-friendly.
I Pride di quest’anno hanno goduto di un’affluenza record. Sono stati in più di 300mila a Milano, 100mila a Napoli, 20mila a Catania, 12mila a Sassari e 10mila a Bari. Quella che è stata ribattezzata “Onda Pride” ha visto la partecipazione attiva, solo sabato scorso, di quasi mezzo milione di italiani. Che si uniscono ai milioni di italiani che già hanno marciato e a quelli che marceranno per i pride di Luglio e Settembre.
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Salvini Pride: “Io rispetto le scelte degli altri”
Dopo le polemiche della settimana scorsa, infatti, il segretario leghista ci è cascato di nuovo. Questa volta, contro un cartello di orgoglio bisessuale. L’autore del cartellone ha scritto: “Tranquilla mamma, sono bisex non leghista”. La palla al balzo è stata colta proprio dal “capitano”, che ha voluto rilanciare sul social di Elon Musk.
“Oggi è il compleanno della mia mamma che, a differenza di altre mamme, mi ha insegnato a rispettare le scelte di vita di tutti. Bacioni”. Questo il tweet che ha generato in poche ore migliaia di commenti e centinaia di retrweet.
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Salvini Pride: l’omosessualità è una scelta?
È effettivamente una scelta essere di un orientamento o una identità della comunità LGBT+? L’omosessualità, cioè, è una scelta come essere leghista? La scienza, dopo il 1990, afferma che essere omosessuali, bisessuali, trans, asessuali, gender fluid non è una scelta. È, al contrario una modalità naturale dell’esistenza biologica.
Etologia e botanica lo confermano per animali e piante. Ricerca biologica, psicologica e medica tendono a confermarlo in maniera quasi unanime, soprattutto le svariate ricerche di genetica. E se anche qualcuno continua a portare avanti la retorica della marcia per la vita o delle sentinelle, c’è poco da aggiungere.
L’omosessualità è biologica ed esiste. Non è una scelta essere gay, lesbiche, bisessuali, trans, asessuali, gender fluid eccetera. È una scelta, invece, non riconoscerne i diritti. È una scelta non essere aperti alla tutela di questa che è, a tutti gli effetti, una minoranza.