Salvini processo Open Arms – Il leader del Carroccio, Matteo Salvini, è stato rinviato a giudizio per il caso Open Arms. La decisione è stata presa dal giudice dell’udienza preliminare, Lorenzo Jannelli, che ha accolto la richiesta della procura di Palermo. Il processo è fissato per il prossimo 15 settembre.
Salvini ha commentato la notizia attraverso i propri canali social.
“Rinviato a giudizio. La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino. Articolo 52 della Costituzione. Vado a processo per questo, per aver difeso il mio Paese? Ci vada a testa alta, anche a nome vostro. Prima l’Italia, sempre”, ha tweetato l’ex Ministro dell’Interno.
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Salvini processo Open Arms, il gup lo rinvia a giudizio


Nella mattinata di oggi, nell’aula bunker del carcere Ucciardone di Palermo, è andata in scena la difesa di Matteo Salvini ad opera dell’avvocato Giulia Bongiorno. Il legale, ieri, aveva depositato una memoria difensiva di 110 pagine.
Nel corso dell’arringa, la difesa ha sostenuto che la decisione fu dettata dall’esigenza di tutelare i confini nazionali e che, comunque, fosse stata presa dall’intero esecutivo. Inoltre, secondo l’avvocato Bongiorno, alla Open Arms era stata offerta la possibilità di attraccare sia a Malta che in Spagna. Sarebbe stato chiaro il rifiuto della ong verso le due opzioni dato che si è diretta verso Lampedusa.
In aula per l’ufficio inquirente c’erano il Procuratore Francesco Lo Voi, l’aggiunto Marzia Sabella e il pm Gery Ferrara. Inotre, all’udienza preliminare si son costituite 21 parti civili: oltre a 7 migranti (di cui uno minorenne), l’Associazione studi giuridici immigrazione, l’Arci, Ciss, Legambiente, Giuristi Democratici, Cittadinanza Attiva, Open Arms, Mediterranea e Accoglie Rete. A costituirsi parte civile c’era anche Oscar Camps, comandante della nave e Ana Isabel Montes Mier, capo missione Open Arms.
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Salvini processo Open Arms, le reazioni


È lo stesso Matteo Salvini a commentare il rinvio al processo e lo fa attraverso i propri canali social. “Rinviato a giudizio. La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino. Articolo 52 della Costituzione. Vado a processo per questo, per aver difeso il mio Paese? Ci vada a testa alta, anche a nome vostro. Prima l’Italia, sempre”. Esprime la propria solidarietà al leader leghista il vicepresidente del Senato, Roberto Calderoli.
“È veramente triste, in termini di giustizia, vedere una richiesta di archiviazione da parte del procuratore a Catania e vedere a Palermo, per fatti sostanzialmente identici, un rinvio a giudizio. Mi spiace per Salvini perché un processo non lo si augura mai a nessuno, ma tanto di cappello per averci messo la faccia sia a Catania che a Palermo e soprattutto per aver rivendicato il suo agire giusto e corretto da ministro degli Interni nella difesa dei confini”.
Differente è la reazione dell’ong Open Arms che, su Twitter, lancia il seguente messaggio dopo la decisione del gup di Palermo.
“#Salvini rinviato a giudizio con l’accusa di sequestro di persona e rifiuto atti d’ufficio. Felici per tutte le persone che abbiamo tratto in salvo durante la #Missione65 e in tutti questi anni. La verità del #Med è una, siamo in mare per raccontarla“.