Saman Abbas resti ritrovati a settembre, in dei sacchi neri in un canale a Fiuma, non appartengono a lei. È quanto si apprende dagli esami condotti nel giro di questi mesi. Ma a inizio gennaio è stato rinvenuto un frammento osseo a Lido Po di Boretto, nel Reggiano. Sono in corso gli accertamenti per stabilire la natura di questo ennesimo ritrovamento.
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Saman Abbas resti ritrovati: i risultati delle analisi
Per gli inquirenti non ci sono dubbi: Saman è stata uccisa perché colpevole di aver rifiutato un matrimonio combinato con un cugino più grande. Perché lei era fatta così: un’adolescente dai gusti occidentali, un fidanzato all’infuori del cerchio familiare e la paura di finire nei guai. Sapeva, infatti, di avere il fiato della famiglia sul collo. Aveva anche avvertito il suo ragazzo tramite messaggio, poche ore prima di sparire nel nulla. Lo scorso settembre sono stati ritrovati dei sacchi neri in un canale a Fiuma, a circa quindici chilometri da Novellara. All’interno delle buste delle ossa, subito sospettate appartenenti alla pachistana scomparsa. Ma dopo mesi di analisi – effettuate presso i laboratori di medicina legale di Modena – i risultati mostrano altro. Gli esperti dichiarano che quei resti possono appartenere a un maiale o un cinghiale.
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Saman Abbas resti ritrovati: lo zio della giovane accusa un altro membro della famiglia
Ancora non si sa chi sia il responsabile della scomparsa di Saman Abbas, avvenuta quasi un anno fa. Il maggior indiziato è lo zio della ragazza, Danish Hasnain, attualmente in manette e più volte ascoltato in tribunale. Se inizialmente l’imputato negava ogni coinvolgimento nella misteriosa faccenda, di recente ha sentenziato un nuovo nome. Avrebbe infatti indicato come colpevole della sparizione Shabbar Abbas, il padre della giovane. Secondo Danish, Shabbar avrebbe fatto ricadere tutti i sospetti su di lui per un tornaconto economico. In Pakistan, infatti, i due fratelli sono comproprietari di un terreno e, se Danish dovesse essere definitivamente accusato, questa terra spetterebbe di diritto proprio a Shabbar. I genitori di Saman, nel frattempo, si sono rifugiati in Pakistan.
