Sanremo, Blanco distrugge la scenografia. Codacons: “Dovrà risarcire”

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Bufera su Sanremo Blanco distrugge la scenografia e insorge il Codacons. Se il Festival della musica italiana è finanziato da soldi pubblici, l’artista dovrà risarcire gli spettatori. Gianni Morandi, copresentatore del Festival, aveva predetto l’indignazione del pubblico. Cosa ha spinto Blanco a un gesto di tale rabbia? C’è chi pensa alla premeditazione, ma è realmente così? Le dichiarazioni dell’artista e lo sgomento degli spettatori sono in conflitto.

Sanremo Blanco non sente la musica e attacca la scenografia con rabbiaù

La settimana di Sanremo è appena iniziata, questa sera ci attende il secondo appuntamento con 14 nuove canzoni e tanti ospiti. Eppure la prima serata, insieme all’ultima, resta la più memorabile. Questa volta non sono bastati la presenza di Chiara Ferragni e i messaggi femministi. Non sono bastate le prime 14 canzoni, con Elodie e Mengoni a dominare la scena. Non sono bastati Amadeus e Gianni Morandi con ottima conduzione. Non sono bastati Benigni e i Pooh. A rendere memorabile la prima puntata è stato Blanco. Il cantante è ritornato insieme a Mahmood a riproporre Brividi, la canzone vincitrice della scorsa edizione. Successivamente, l’artista è stato chiamato a intrattenere il pubblico con “L’isola delle rose”. Qualcosa però è andato storto.

La musica parte, ma la voce di Blanco non c’è. Dell’artista c’è una rabbia improvvisa che si scaraventa sulle rose, sulla scenografia floreale costruita sul palco. Amadeus è costretto a interrompere l’esibizione, ascoltando la forte indignazione del pubblico. Non basta la diplomazia del presentatore a calmare i fischi del pubblico. “Non sentivo la mia voce. Non mi sentivo in cuffia. La musica è la musica e ho voluto lo stesso divertirmi” afferma il cantante quando il presentatore chiede spiegazioni ai suoi gesti rabbiosi. Il pubblico, però, sembra non essersi divertito. Sui social si è gridato alla premeditazione, poiché nel videoclip del singolo, viene riproposta una scena simile.

Sanremo Blanco dovrà pagare i danni, lo chiede il Codacons

Gianni Morandi, con in mano una scopa, si è prodigato in prima persona a ripulire il palco dallo scempio creato dall’artista. La sua previsione? Dopo l’accaduto, il copresentatore si diceva già preoccupato per l’eco della scenata di Blanco. “Domani, si parlerà soltanto di questo” ha affermato il cantante. In effetti, non c’è media, social, persona che non parli di questo. Se lo spettacolo è spettacolo va apprezzato fino a quando non si ripercuota sugli altri artisti e sul lavoro di chi si prodiga per essi. A insorgere, oltre al pubblico, è il Codacons. Blanco sarà chiamato a risarcire i danni causati alla scenografia e in questo caso alla Rai. Dovrà rispondere di danneggiamento, per i gravi fatti accaduti sul palco dell’Ariston.

Il Codacons ha depositato un esposto formale alla Procura della Repubblica di Imperia e alla Corte dei Conti. “Al di là della volgarità del gesto e della sua inopportunità, l’aver distrutto la scenografia del Festival potrebbe realizzare veri e propri reatiL’art. 635 del codice penale stabilisce infatti che “Chiunque distrugge, disperde, deteriora o rende, in tutto o in parte, inservibili cose mobili o immobili altrui in occasione di manifestazioni che si svolgono in luogo pubblico o aperto al pubblico è punito con la reclusione da uno a cinque anni”. L’indignazione sorge in correlazione al danno procurato non solo al palco dell’Ariston, ma anche ai cittadini. La scenografia, così come l’intero Festival di Sanremo, sono pagati dai contributi degli utenti italiani che finanziano il canone Rai. Da qui, Blanco sarà chiamato a rispondere.

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