Sciopero benzinai gennaio: al momento lo sciopero dei benzinai dal 24 al 26 gennaio sarebbe confermato. Lo stop dovrebbe durare dalle 19 del 24 gennaio, alle 19 del 26 gennaio 2023. La conferma dello sciopero arriva dalle organizzazioni dei gestori Faib, Fegica, Figisc-Anisa.
Lo sciopero dei benzinai, che è stato annunciato per i prossimi 25 e 26 gennaio 2023, al momento sarebbe confermato. Dopo l’appello di ieri della Commissione di Garanzia per lo sciopero nei pubblici servizi essenziali, Fegica ha deciso di contrarre lo sciopero da 60 a 48 ore. Lo stop delle pompe dovrebbe durare quindi dalle 19 del 24 gennaio, alle 19 del 26 gennaio 2023. Lo sciopero è stato confermato dalle organizzazioni dei gestori delle pompe di benzina dopo un incontro con il ministro delle Imprese e del Made in Italy. La riduzione dell’orario del blocco è stato annunciato dalla Fegica, in una nota. In essa si legge: “Si prende atto con soddisfazione della dichiarazione di legittimità ricevuta dalla Commissione di Garanzia per lo sciopero nei pubblici servizi essenziali. Con senso di responsabilità si annuncia formalmente di ridurre da 60 a 48 ore la durata dello sciopero già proclamato.”
Sciopero benzinai gennaio: protesta delle organizzazioni di categoria
La protesta è stata confermata anche dalla Figisic e dalla Faib Confesercenti. In conferenza stampa la Fegica ha dichiarato: “Dall’incontro di questa mattina non sono arrivati elementi migliorativi, anzi semmai sono peggiorate le condizioni.” Il presidente nazionale di Figisc Confcommercio, Bruno Bearzi ha dichiarato: “Sono profondamente deluso, ci aspettavamo ben altro. C’è stato uno sforzo per ridurre le sanzioni ma rimane l’obbligo del cartello. Il messaggio che rimane è che siamo una categoria da tenere sotto controllo perché speculiamo. Lo sciopero è confermato ma fino all’ultimo momento siamo disponibili a vedere se troviamo margini”. Il presidente di Faib Confesercenti, Giuseppe Sperduto, ha dichiarato: “Sciopero confermato. Oggi non abbiamo visto le aperture che ci erano state prospettate. Ce l’abbiamo messa tutta per non dare disagi ai cittadini. Il governo ha deciso diversamente e il ministero fa marcia indietro sulle promesse avanzate alle associazioni nei tavoli precedenti. Vogliamo incontrare la Meloni”.
Sciopero benzinai gennaio: chiusi anche gli impianti self
La protesta è stata proclamata anche dalle altre organizzazioni che però fino all’incontro precedente, quello del 17 gennaio, avevano adottato una linea più ‘morbida’. Infatti, erano più propense a tenere aperto un dialogo con il governo, mantenendo congelata la mobilitazione. Dopo l’incontro di oggi le sigle hanno ritrovato unità, e il braccio di ferro con il governo continua. Faib, Fegica, Figisc-Anisa in conferenza stampa hanno anche fatto sapere che lo sciopero riguarderà anche gli impianti self-service. Le organizzazioni assicurano però i servizi minimi essenziali. Potrebbero restare aperti, anticipano, gli impianti self gestiti direttamente dalle compagnie petrolifere.