Sciopero macchinisti pausa caffè: i macchinisti della Roma-Viterbo e della Roma-Lido decidono di scioperare. I conducenti dei treni indicono lo sciopero dopo gli accordi siglati tra l’azienda dei trasporti e i sindacati per aumentare la produttività.
Sciopero macchinisti pausa caffè: aumento produttività
I conducenti dei treni Roma-Lido e Roma-Civitacastellana-Viterbo indicono lo sciopero e fermano il 62% dei treni. Lo sciopero è stato indetto dopo la stretta degli ultimi giorni arrivate dalla Cotral. Secondo le strette i macchinisti dovranno guidare per 50 minuti in più a turno, senza pause e senza perdite di tempo. L’obiettivo è quello di aumentare il livello di produttività all’interno del perimetro degli accordi sindacali già sottoscritti da Atac, il precedente gestore. Un turno di un macchinista oggi è di 6 ore e trenta minuti. Il tempo quotidiano di lavoro effettivo alla guida dei treni aumenterà in media di 50 minuti. In questo modo il tempo medio di condotta passerà dalle attuali 3 ore per i dipendenti della linea Roma-Viterbo a 3 ore e 50. I macchinisti della Roma–Lido, invece, passeranno dalle attuali 3 ore e 39 di guida a 4 ore e 27 minuti.
Sciopero macchinisti pausa caffè: ottimizzazione del tempo
In sostanza, meno pause, anche per il caffè, e più in corsa. Ma anche meno straordinari che andavano a rinforzare gli stipendi. La Cotral ha spiegato: “Il progetto di riorganizzazione è stato presentato alle organizzazioni sindacali e punta a riequilibrare la produzione alle esigenze di servizio, a ridurre il numero delle soppressioni generate dalla mancanza di personale e a eliminare il ricorso anomalo al lavoro straordinario”. Tra le novità, precisano dall’azienda regionale dei trasporti, c’è anche la corretta assegnazione dei turni. Tale novità avverrà in base alla partenza dei treni negli impianti di appartenenza dei dipendenti. In questo modo si eviteranno perdite di tempo inutili e costosi spostamenti tra le stazioni con le auto aziendali. Un’ottimizzazione che avrà una ricaduta positiva sui pendolari per ridurre il rischio di corse saltate e che stanno tornando al lavoro dopo la fase di restrizioni post-Covid.
Per quanto riguarda i straordinari la situazione è complicata. Infatti, dal 2020 sulla Roma-Civitacastellana-Viterbo è aumentato il numero dei turni dei macchinisti e dei capitreno. Ma, nel frattempo, si è ridotto il numero di corse. Parallelamente è cresciuto il ricorso al lavoro straordinario. Nel 2015 ogni turno era programmato affinché ogni macchinista facesse tra le 8 e le 10 corse per turno. In questo modo si raggiungevano le 37 ore di lavoro settimanali. Nel 2019 le corse si sono ridotte, diventando tra le 6 e le 8 a turno, con 39 ore di lavoro a settimana. Nel 2020, per alcuni turni, le corse sono scese anche a 4. Questo genere di ricorso allo straordinario ha fatto lievitare alcune buste paga anche di 4 mila euro in più all’anno.
Invece, sulla ferrovia Roma-Lido il servizio prevede 122 corse programmate dal lunedì al sabato. La frequenza dei treni di fatto sarebbe di 22 minuti ma quella reale varia fino a 35/40. La durata varia a causa della mancanza dei mezzi e della conseguente soppressione di corse. Dall’autunno alcuni convogli torneranno dalla manutenzione. L’obiettivo è aumentare le corse dal 2023 del 12% arrivando a una frequenza, all’ora di punta, di un treno ogni quindici minuti. Tutto ciò, senza contare che la Regione ha investito 350 milioni di euro per una gara per acquistare nuovi mezzi. SI tratta di 33 treni,15 per la Roma-Lido e 18 per la Roma-Viterbo. Tali automezzi saranno sui binari dal 2024.