Sciopero trasporti a Napoli, bloccati autostrada e porto. Traffico in tilt

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Dalla pagina Facebook di COBAS Napoli

Sciopero Napoli per i trasporti, disagi già da questa mattina per corse soppresse e strade bloccate dai cortei. Lo sciopero è stato indetto dalla Cobas Usb. Durerà ben 24 ore. Alle prime ore del mattino il corteo ha bloccato la rampa di entrata dell’autostrada per poi spostarsi nella zona del porto. 

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Sciopero Napoli: il blocco dell’autostrada 

sciopero napoli, camionisti sciopero green pass,Lo sciopero è iniziato con il blocco totale dei trasporti pubblici, dalla vesuviana alle linee flegree soltanto poco corse sono state garantite. Nel corso della mattinata la prima tappa del corteo dei manifestanti è stata la rampa dell’autostrada direzione Napoli. Il sindacato ha spiegato i motivi della protesta con un comunicato. “A Napoli i lavoratori stanno bloccando l’accesso all’autostrada. Si lancia una voce unitaria dal sindacalismo indipendente. I lavoratori non sono disposti a pagare i costi di ristrutturazione ultra-liberista che si apprestano a realizzare al Governo. Oggi era importante lanciare un segnale di massima chiarezza”. La rampa autostradale è stata bloccata per circa una mezz’ora. Il blocco ha causato in poco tempo lunghe code tra gli automobilisti. 

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Sciopero Napoli: città in tilt 

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Fonte Wikipedia

Secondo i dati forniti dal sindacato, i lavoratori che hanno aderito sono circa il 60% dei lavoratori. “C’è stata un’adesione pressoché totale da parte dei lavoratori dell’Eav. Forti disagi anche per gli utenti di AIR mobilità, CTP, ATC Capri”. I pendoli lamentano di decine di corse soppresse sia per i treni che per gli autobus. Il corteo è partito da piazza Mancini per spostarsi sulla poi zona porto. Oltre ai comunicati ufficiali della Cobas, anche alcuni manifestanti intervistati sul posto hanno rilasciato delle dichiarazioni. “Siamo contro l’aumento della luce e del gas, i licenziamenti, il green pass, l’inquinamento delle nostre terre. Siamo per un aumento dei salari, della spesa pubblica in istruzione e sanità. Siamo stanchi di pagare le crisi sempre noi mentre i padroni continuano ad arricchirsi”.