Lo shopping di Natale è a forte rischio in diversi negozi per gli scioperi dei lavoratori

0
383
Sciopero negozi shopping natale

Sciopero negozi shopping natale: in alcuni noti negozi sarebbero a rischio le consuete compere di Natale. Si tratta dei negozi di Zara, Zara Home, Stradivarius, Pull&Bear, Oysho, Bershka e Massimo Dutti. In questi negozi non risulterebbero esserci accordi sindacali tra lavoratori e datori di lavoro sui contratti integrativi aziendali.

Ti consigliamo come approfondimento-Napoli, una coppia mangia in pizzeria e scappa via senza pagare il conto

Sciopero negozi shopping natale: proposte

Lo stato di agitazione in alcuni negozi potrebbe causare problemi per lo shopping di Natale. Infatti, risulterebbero problemi sui contratti integrativi aziendali per i lavoratori di Zara, Zara Home, Stradivarius, Pull&Bear, Oysho, Bershka e Massimo Dutti. Le agitazioni sono partite dal mese di agosto. Allora, i rappresentanti dei lavoratori denunciarono un atteggiamento di chiusura dell’azienda a tutte le proposte presentate. Principalmente quelle relative alla conferma delle commissioni concordate all’atto delle assunzioni e all’aumento dei buoni pasto dagli attuali 5 euro a 8 euro. In una nota congiunta i sindacati scrissero: “L’incontro si era caratterizzato nella disponibilità dei sindacati di trovare delle soluzioni per ottenere all’interno del contratto integrativo una premialità in linea con le richieste delle lavoratrici e dei lavoratori, ma l’azienda, a distanza di un anno, non accetta nessuna delle nostre proposte.”

Ti consigliamo come approfondimento-Professore, deriso da studente, reagisce e gli dà un pugno nello stomaco

Sciopero negozi shopping natale: nessuna riposta

saldi 2021, flash mob mutanda, moda circolareI sindacati hanno detto: “Tutta la proposta gira intorno al volere aziendale. Nessuna discussione né condivisione con i desideri della parte principale coinvolta, i lavoratori. Gli ottimi risultati aziendali vengono raggiunti grazie a tutti i lavoratori presenti sui punti vendita. Per la prima volta in vent’anni di presenza del gruppo in Italia si deve arrivare a negoziare con le parti sociali le forme di cambiamento messe in atto dall’azienda. Già prima del periodo pandemico con la dismissione del servizio di magazzino, sostanzialmente reinternalizzato, integra tale gravosa e ulteriore mansione agli addetti vendita. Durante la pandemia i lavoratori Itx Italia hanno visto sì il mantenimento del proprio posto di lavoro. Hanno visto anche una nuova organizzazione del lavoro, molto più pesante, non discussa con le organizzazioni sindacali. Lo stesso gruppo Inditex ha indicato una certa marginalità di circa il 41% in più rispetto al 2021”.

Ti consigliamo come approfondimento-Il ministro Valditara propone il lavoro socialmente utile per “punire” i bulli

Sciopero negozi shopping natale: le richieste

bonus spesaNel corso dell’ultimo incontro, l’azienda ha inoltre dichiarato di essere impossibilitata a concedere forme di premialità e qualsiasi altra forma economica. Pertanto, i sindacati hanno detto: “Siamo stanchi di tutte le variabili eventuali e negative portate al tavolo dall’azienda. Chiediamo una reale redistribuzione del reddito e dei profitti d’impresa per il 2022.L’azienda non ha mai contrattato con le organizzazioni sindacali alcuna premialità in oltre venti anni di permanenza sul territorio italiano. Non è più possibile andare avanti in questa modalità. I lavoratori sono stanchi e amareggiati dalla mancata valorizzazione del proprio lavoro quotidiano e della propria professionalità”.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

venti − uno =