Scontrino gas compreso nel prezzo. Si tratta della provocazione pubblicata sui social da un ristoratore di Napoli. Nello scontrino si legge un supplemento al costo ordinario per gas, energia e fitto. L’iniziativa apre la polemica sui social riguardo la crisi di gas.
Scontrino gas: la provocazione pubblicata sui social
A far aprire di nuovo la polemica è la pizzeria Gorizia a Napoli. Il titolare Salvatore Grasso denuncia la bolletta che ha dovuto pagara: circa 8 mila euro. Un costo che inevitabilmente ha fatto oscillare i prezzi abituali del suo ristorante. Da qui l’idea e la provocazione di mostrare sullo scontrino i “contributi” che i clienti devono pagare. Nello scontrino pubblicato oltre al prezzo della pizza e delle bibite si legge un supplemento di 50 cent per il gas, 1,20 per la luce e 1,50 per il fitto. Il post polemica inizia con un quesito. “Sarebbe giusto inserire in conto le voci che ci hanno portato ad aumentare i prezzi?”.
Il post dello scontrino è stato pubblicato insieme alla bolletta dell’energia. 8.299,67 euro si legge sulla bolletta. Costi che il propietario non ha mai visto dall’apertura del suo locali. Una bolletta triplicata nel giro di un mese. L’ultima infatti era stata solo di 2500 euro, avverte Grasso. “Questo scatenerà una grande crisi, gli esercenti non possono lavorare in perdita e aumentano i prezzi, i clienti che lavorano e percepiscono lo stesso stipendio mangeranno qualche pizza in meno, e così andremo tutti in rovina”.
La provocazione dell’imprenditore è stata ben accolta dagli utenti e dai clienti della pizzeria. Consti sempre più irraggiungibili sia per i proprietari che per i commensali. La provocazione vuole essere una richiesta al Governo per intervenire il prima possibile e prevenire una crisi sempre più imminente. Tra gli utenti però non manca gli vede la provocazione come un ennesimo sciacallaggio. “Il margine di contribuzione dei costi fissi si calcola sul prezzo. Non a parte. È solo una scusa per scippare più soldi cavalcando l’onda della simpatia sul carovita”.