Scuola, scoppia la grana “assenze”: non saranno motivo di bocciatura

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Scuola: una sentenza del TAR Puglia Lecce Sez. II, 18/02/2020, n. 233 mette in discussione la questione bocciatura in caso di monte ore minimo non rispettato dallo studente. Lo studente potrà essere ammesso alla classe successiva, nonostante l’alto numero di assenze, se avrà dimostrato un buon profitto e comportamento.

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Scuola, assenze prolungate: le leggi di riferimento

scuolaL’art. 14, comma 7, D.Lgs. n. 122 del 2009 stabilisce che: “ai fini della validità dell’anno  scolastico, per  procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato. Le istituzioni scolastiche possono stabilire, per casi eccezionali e straordinari,  deroghe  al suddetto limite. Tale deroga è  prevista per assenze documentate e  continuative,  a condizione, comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del   consiglio di classe, la possibilita’  di  procedere  alla valutazione  degli alunni  interessati. Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle deroghe riconosciute, comporta l’esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva o all’esame finale di ciclo”.

Inoltre la Circolare del Ministero dell’Istruzione n. 20 del 4 marzo 2011, con riferimento all’art. 14 D.P.R. n. 122 del 2009, stabilisce che “si ritiene che rientrino tra le casistiche apprezzabili ai fini delle deroghe previste, le assenze dovute a: gravi motivi di salute adeguatamente documentati”.

La sentenza del TAR

scuolaIl TAR Puglia Lecce Sez. II ha dichiarato: “l’Amministrazione ha scrutinato solo il dato obiettivo delle assenze, senza per nulla prendere in considerazione il rendimento della studentessa negli anni precedenti, nonché in quello di riferimento. Invero, emerge dalle pagelle in atti che la ricorrente ha sempre conseguito punteggi lusinghieri nelle varie materie. E anche nell’anno in esame, la ricorrente non ha riportato alcuna insufficienza. Per tali ragioni, l’Istituto scolastico avrebbe dovuto valutare anche tale aspetto, e non solo il freddo dato numerico delle assenze”. La sentenza è in merito a una bocciatura di un’alunna. Nonostante la sua media più che sufficiente, è stata rimandata per il numero delle assenze. Nonostante un alunno superi i limiti di assenze imposti dalle norme, la bocciatura deve essere motivata sulla base del profitto e comportamento. Una bocciatura immotivata potrebbe influire sullo sviluppo personale ed educativo dello studente.

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Scuola: il dilemma del monte ore

scuolaAbbiamo avuto tutti il compagno di classe festaiolo che alla domanda “ma come fai per le assenze?” e lui tutto fiero avrebbe risposto “tanto c’ho il certificato medico.”
Questo è uno dei più comuni escamotage per le assenze, ma anche un fattore che crea sfiducia nei professori. Questa sfiducia può portare a bocciature ingiuste, come nel caso della ragazza. La sentenza del TAR serve da monito ai professori. Il monte ore non dovrebbe influenzare l’esito finale dell’alunno, ma piuttosto il voto di condotta.