Scuola banchi rotelle – I banchi con le rotelle voluti dal ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, continuano a far discutere. Già oggetto di polemica durante la prima emergenza covid, oggetto di indagine della Corte dei conti e della Guardia di finanza, oggi subiscono un’altra stoccata dalla regione Veneto. I banchi non saranno più utilizzati perché provocherebbero mal di schiena.
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Scuola banchi rotelle: la polemica senza fine.
Voluti dal ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, acquistati dal commissario, Domenico Arcuri, i banchi con le rotelle pare che si siano rilevati un vero ‘flop’. Pensati per facilitare il distanziamento in classe, i banchi, stando anche a quanto affermano altri quotidiani, sono diventati un simbolo di spreco delle risorse pubbliche per far fronte all’emergenza covid. A giustificare questa affermazione c’è la decisione della Regione Veneto che ha deciso di non utilizzarli più in quanto provocherebbero mal di schiena.
A comunicarlo è l’assessore regionale all’Istruzione, Elena Donazzan. “Abbiamo tutti convenuto che in questo momento delicatissimo di ripartenza, ci sia bisogno di serenità, soprattutto per le famiglie interessate. Le parole devono essere concrete e utili come lo devono essere i fatti. Bocciamo, pertanto, interventi assurdi e poco salutari come lo sono stati i banchi con le rotelle. E’ emerso nella riunione con le sigle sindacali che sono stati ritirati dai plessi scolastici in cui erano stati introdotti. Perchè? Perchè erano causa di mal di schiena”.
A sollevare questo problema è stato il segretario dello Snals, Daniela Avanzi. Avanzi ha riferito che soprattutto nelle scuole medie questi banchi avrebbero provocato dei problemi posturali.
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I presidi bocciano questa misura, Azzolina continua a difenderla


Se si tiene conto delle cronache di queste settimane, la voce univoca che emerge, in tema scuola, è quella dei presidi che ‘bocciano’ la misura. Di fatto, in molti hanno denunciato la scarsa funzionalità dei banchi a rotelle. I presidi di Rossano Veneto, nel Vicentino, a Cadoneghe, nel Padovano, a Rovigo e a Badia Polesine, hanno espresso la propria contrarietà. La prima scuola a ricevere i banchi era stata, questa estate, quella di Vo’ Euganeo. Anche lì, il preside Alfonso D’ambrosio aveva espresso il proprio disappunto su Facebook, finendo poi sotto procedimento disciplinare.
Tuttavia, anche in questi giorni il Ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, continua a difenderli. “Riducono i focolai e trovo stucchevoli le polemiche. Si tratta di strumenti che fanno parte di scuole innovative e permettono un approccio alla didattica” .