Scuola Campania proteste Dad al palazzo Santa Lucia, sede della Giunta regionale. Le manifestazioni a favore della didattica a distanza si interrompono per motivi di sicurezza. Un padre pro Dad viene aggredito fisicamente da una madre anti Dad. Lo scontro ha impossibilitato l’incontro con l’assessore Lucia Fortini. Abbiamo intervistato il genitore Ferdinando Piciccio per comprendere il punto di vista pro Dad.
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Scuola Campania proteste Dad interrotte, intervista a Ferdinando Piciccio


Dal sito della Regione Campania
NAPOLI – Scuole Campania proteste dad; di fronte al Palazzo Santa Lucia – sede della Giunta della Regione Campania – delegazioni di genitori pro e contro la didattica a distanza hanno manifestato per esprimere il proprio pensiero. Abbiamo intervistato Ferdinando Piciccio, genitore pro Dad, per analizzare il punto di vista di chi è a favore della didattica a distanza. Piciccio avrebbe dovuto incontrare l’assessore all’Istruzione Lucia Fortini, ma gli scontri con i delegati contro la Dad ne hanno invalidato la possibilità.
Quali ragioni vi spingono a chiedere di mantenere attiva la didattica a distanza?


“Le ragioni sono semplicissime e parlo a nome di più di 26.000 famiglie. Utenti del gruppo su Facebook “Tuteliamo i nostri figli scuole chiuse in Campania”. Riteniamo che sia giusto continuare la didattica a distanza poiché rappresenta un compromesso tra il diritto alla salute e il diritto allo studio e all’istruzione. I nostri figli grazie alla Dad continuano i loro programmi, continuano a studiare. Studiano di più. Non possiamo dire che sia come studiare in presenza, ma non neghiamo l’esistenza di un virus che incombe. Con la Dad i ragazzi hanno imparato anche a utilizzare i computer, utilizzando anche vari programmi. Solo l’ 11% degli italiani è a sfavore della Dad, contro un positivo 85%.”
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Quali sono state le problematiche riscontrate con i diversi gruppi coinvolti, pro e contro la DaD?


“Il presidio in Regione è stato estremamente movimentato, sono stato anche aggredito violentemente. L’aggressione è stata filmata. Mi hanno picchiato e rotto gli occhiali. Da una madre che manifestava per la riapertura delle scuole, a suo dire contro. La violenza di certo non è un modo democratico di protestare. Volevo solo esprimere un parere. Ho solo chiesto di indossare la mascherina. Le persone contrarie alla Dad sono spesso negazionisti, no mask e così via. Una minoranza pilotata. Abbiamo cercato di manifestare pacificamente e di esprimere il nostro punto di vista. Un’emittente televisiva intervistava i contro Dad e solo dopo ripetute sollecitazioni ha deciso di intervistare anche noi. Informazione faziosa che io denuncio nel gruppo di di 26.000 famiglie.”
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Come si è svolto l’incontro con l’assessore all’Istruzione Regione Campania, Lucia Fortini?


“L’incontro è stato rinviato. Quanto accaduto ci ha impedito di incontrare l’assessore Lucia Fortini con la quale avevamo appuntamento. L’assessorato era interessato alla nostra posizione e ad ascoltare le nostre motivazioni. Tuttavia, per non alimentare altro disordine pubblico, si è ritenuto opportuno andare via. L’appuntamento è stato rinviato di qualche giorno.”