Scuola governo Draghi – Uno degli obiettivi del nuovo governo Draghi è sicuramente la scuola. Nel programma, come detto anche durante le consultazioni, due punti sono fondamentali: la stabilizzazione degli insegnanti precari e l’allungamento dell’anno scolastico al 30 giugno. Gli insegnanti però non sono d’accordo.
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Scuola governo Draghi, la proposta del prolungamento
Mesi prima, l’ormai uscente ministra Azzolina, propose un prolungamento dell’anno scolastico. Dopo vari attacchi la cosa sfumò, adesso la proposta viene dal nuovo presidente del consiglio. Rino Di Meglio, coordinatore nazionale di Gilda Insegnanti, ha però spiegato quanto sia una pessima idea. Di Meglio, in un’intervista a Fanpage.it, spiega che il calendario scolastico è tarato sulle esigenze delle famiglie dalle Regioni; Spiega che l’interruzione scolastica estiva riguarda solo un mese per la presenza degli esami di Stato a luglio. Prolungare l’anno si sposterebbe gli esami ad agosto, una cosa impensabile non solo per le condizioni climatiche ma perché provocherebbe l’insurrezione delle famiglie e degli operatori turistici.
Il prolungamento scolastico, secondo Draghi, sarebbe un modo per recuperare il tempo perduto. Insomma, uno schiaffo a tutto il personale docente e agli alunni che in questi mesi hanno lavorato duro per far funzionare la DAD. “Gli insegnanti – dice Di Meglio – hanno lavorato tantissimo. La didattica a distanza è più pesante di quella normale e richiede più impegno e più tempo“.
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Scuola governo Draghi: Concorso insegnanti 15 febbraio 2021
Alla domanda su cosa il nuovo governo debba concentrarsi, Di Meglio risponde che nella storia del ministero dell’istruzioni in 28 anni ci sono stati solo tre concorsi in tutto per le scuole superiori. “Bisogna risolvere il problema del pericolosissimo numero di precari e quello del reclutamento“.