Scuole aperte in estate: Mario Draghi punta al recupero del tempo perso

0
1472
Scuole aperte estate
Foto dal profilo Facebook ufficiale di Mario Draghi

Scuole aperte estate: si valuta l’ipotesi di tornare tra i banchi nei mesi estivi. La scuola è stato uno dei temi che ha creato più contrasti e divisioni all’interno del governo. Sicuramente è una delle problematiche più difficili da gestire, urgente e fondamentalmente irrisolta. Il premier incaricato Mario Draghi, però, sembra deciso a non perdere più tempo. Anzi, elabora un piano per il recupero dei giorni scolastici perduti a causa della pandemia e propone una revisione del calendario scolastico. Si torna tra i banchi nei mesi più caldi? È ancora tutto da decidere.

Ti consigliamo questo approfondimento – Governo Draghi, il ‘sì’ di Salvini: “Incontro interessante e stimolante”

Scuole aperte estate: “Bisogna valutare la fattibilità”

Scuole aperte estateUna delle priorità del nuovo governo sarà il recupero dei giorni di scuola perduti a causa della pandemia con la riapertura delle scuole nei mesi estivi. Si pensa, quindi, a una revisione del calendario scolastico, che renda la scuola italiana più in linea con quanto accade nel resto d’Europa. Tuttavia, Draghi ha chiarito che “bisogna valutare la fattibilità” dell’ipotesi proposta. È necessario considerare infatti una serie di fattori. Innanzitutto, bisogna valutare la disponibilità del corpo docenti e dell’intero personale scolastico. E poi bisogna tener conto che un tale cambiamento potrebbe destabilizzare le abitudini della popolazione italiana abituata al lungo periodo di vacanze estive.

Ti consigliamo questo approfondimento – M5s verso il sì al governo Draghi. Di Maio: “Pronti ad ascoltare”

Scuole aperte estate: assegnazione delle cattedre a settembre

Scuole aperte estateL’idea di far tornare gli studenti sui banchi nei mesi estivi potrebbe non essere accolta da tutti con entusiasmo. Tuttavia Draghi ha esposto un ulteriore obiettivo che riscuoterebbe sicuramente molti consensi. Il premier punta a fare in modo che il primo settembre tutte le cattedre siano assegnate. Questa è una delle problematiche del sistema scolastico italiano più spinose da risolvere e antecedente al Covid. Se si riuscisse nell’intento, sicuramente un tale provvedimento risulterebbe popolare non solo in Italia ma anche oltre confine.