Il presidente del partito “Azione”, Matteo Richetti, si difende dopo le accuse ricevute per aver abusato sessualmente di una donna nei propri uffici. La storia, che si sarebbe consumata a Palazzo Madama, ha destato scalpore nel mondo della politica. A pochi giorni dalle elezioni presidenziali, Richetti, dal canto suo, risponde: “Questa vicenda emerge ora perché mancano pochi giorni alla campagna elettorale. Io sono convinto che ci rafforzerà”.
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Senatore abusa donna: tutto sarebbe partito da un colloquio di lavoro
Senatore abusa donna – L’inchiesta, avviata dalla redazione di “Fanpage”, ha raccolto la testimonianza di una donna, in forma anonima. È il novembre del 2021 quando la giovane decide di addentrarsi nel mondo della politica. Scegliendo di darsi un’opportunità, si avvicina al partito “Azione”, che le sembra diverso dagli altri. Al senatore il suo curriculum sarebbe piaciuto molto: la donna, infatti, sarebbe laureata in lingue straniere e sarebbe ferrata in politica estera.
Così, Richetti l’avrebbe assunta e non sarebbero tardate ad arrivare frecciatine di cattivo gusto. “Sai, se vuoi stare accanto a me nel partito, dovrai cambiare il tuo modo di vestire, il tuo modo di porti, di camminare”. “Sarai nell’occhio del ciclone, perché io sono uno molto chiacchierato”. “Non passarmi così vicino, sono pur sempre un maschietto”. Sarebbero, queste, solo alcune delle prime affermazioni che il senatore avrebbe rivolto alla donna.
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Senatore abusa donna: “Ho fatto quello che volevi, adesso tocca a te”
Dopo pochissimo tempo, il senatore l’avrebbe baciata e avrebbe iniziato ad abusare di lei. Così, la donna sarebbe riuscita a liberarsi e ad andare via. E da lì, sarebbero iniziati scambi di telefonate e messaggi tra la giovane e il senatore, dove lei lo avrebbe minacciato di denuncia. “Sì, certo. Denunci un senatore con l’immunità. Stai perdendo l’uomo e l’occasione di una vita”, avrebbe detto il presidente in un messaggio.
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Senatore abusa donna: “Vi siete tutte montate la testa”
Dopo che la donna avrebbe denunciato più volte di ricorrere alla giustizia, il senatore si sarebbe messo sulla difensiva. “Ma smettila a fare la perfettina, se non volevi che ci provavo non ti mettevi la gonna, che era un chiaro segnale. Ti mettevi i pantaloni e facevi la frigida. Con questi movimenti femministi del cazzo vi siete tutte montate la testa”, avrebbe affermato il presidente.
Il senatore, addirittura, le avrebbe consigliato di mettersi in contatto con un’altra sua vittima per poterlo denunciare insieme. La donna avrebbe così contattato l’altra giovane, la quale però avrebbe preferito non proferire parola perché diventata mamma da poco tempo.
Disperata, la vittima avrebbe così deciso di rivolgersi, all’inizio del 2022, alle forze dell’ordine. Ad oggi, tuttavia, sembrerebbe non esserci stata alcuna risoluzione del caso. E intanto, il senatore continua a difendersi, considerandosi “carne da macello” per l’avvicinarsi delle elezioni.
Stando alle ultime indiscrezioni di “Domani“, la donna in questione potrebbe essere l’attrice Lodovica Mairé Rogati. La star sarebbe stata condannata in primo grado a 6 anni di carcere per calunnia. Si tratta del reato di chi accusa qualcun altro davanti a un’autorità giudiziaria sapendo che in realtà è innocente. Durante l’appello sarebbe, così, arrivata la prescrizione del reato. E la ragazza avrebbe pagato 50 mila euro di risarcimento alle parti civili coinvolte nel processo.