Molti paesi europei hanno istituito centri di assistenza sessuale per persone diversamente abili. In Italia, la figura professionale degli assistenti sessuali per disabili non è ancora ufficialmente riconosciuta. Max Ulivieri con LoveGiver ha creato un corso di formazione che dà vita alla figura dell’O.E.A.S. (Operatore all’Emotività, all’Affettività e alla Sessualità). Obiettivo principale? Rompere il tabù che lega le parole sesso e disabilità al timore e ai disagi.
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Sesso e disabilità: il ruolo dell’assistente sessuale
La figura dell’assistente sessuale riveste un’importanza decisiva nella società attuale. Nonostante i retaggi culturali in merito all’assistenza sessuale per disabili siano ancora forti, Max Ulivieri, fondatore del comitato LoveGiver, dal 2013 ha realizzato diversi convegni e corsi di formazione per modellare questa figura. “L’O.E.A.S. deve dare un supporto sentimentale, affettivo ed erotico alle persone che, a causa della loro disabilità, quando hanno parlato d’amore, sesso e intimità, si sono ritrovate davanti molti pregiudizi”. Queste le parole di Anna Senatore, prima assistente sessuale per disabili in Italia (attualmente è impegnata in un suo personale progetto, il PASSO).
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Il progetto LoveGiver e la figura dell’assistente sessuale
Il progetto di LoveGiver si incentra sulla formazione dell’assistente sessuale per disabili. L’O.E.A.S. è un operatore professionale (uomo o donna) che deve avere delle caratteristiche psicofisiche e sessuali “sane”. “Attraverso la sua professionalità, supporta le persone diversamente abili a sperimentare l’erotismo e la sessualità.”
L’O.E.A.S. può contribuire a tre dimensioni dell’educazione sessuale:
- Ludica: scoprire il proprio corpo;
- Relazionale: scoprire il corpo dell’altro;
- Etica: scoprire il valore della corporeità.
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LoveGiver e O.E.A.S.: parola a Max Ulivieri


Max Ulivieri ci ha rilasciato alcune parole sul suo progetto.
Ciao, Max. Come nasce il progetto LoveGiver?
“Concludo con l’auspicio che ogni persona si abitui a difendere i diritti, a prescindere se sono diritti che gli appartengono”