Un ragazzo egiziano e una donna ucraina, entrambi senza fissa dimora, sono stati sorpresi a consumare un rapporto sessuale nell’ascensore della metropolitana. È successo la mattina del 30 gennaio, a Milano, nella linea rossa di piazzale Loreto. Molti sono stati i passeggeri, bloccati in banchina, che hanno allertato i dipendenti ATM. Dopo qualche minuto, gli addetti si sono resi conto che il blocco non era dovuto ad un guasto. Chi era al suo interno, infatti, ha premuto il tasto “Stop” per potersi ritagliare un momento di intimità.
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Sesso in ascensore metro: pendolari in tilt alla fermata della linea rossa
A bloccare l’ascensore è stato qualcuno al suo interno, qualcuno che per motivi particolari ha deciso di premere il tasto “Stop”.
A creare il caos, infatti, sono stati un 19enne egiziano e una 52enne ucraina, entrambi senza fissa dimora. I due sono stati sorpresi a consumare un rapporto sessuale proprio in quel posto. È stato questo il motivo che li ha spinti a bloccare l’apparecchio, presi da un momento di passione irrefrenabile.
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Sesso in ascensore metro: denunciati per atti osceni in luogo pubblico
Intanto in Parlamento, qualche giorno fa, qualcuno ha espresso la volontà di reintrodurre la pena del carcere per chi compie atti osceni in luogo pubblico. La proposta è arrivata da Edmondo Cirielli, vice ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. L’obiettivo è “contrastare in maniera più adeguata il degrado morale che affligge la nostra collettività” e “rafforzare la sicurezza dei cittadini”. Così si legge della relazione che accompagna la proposta. L’obiettivo è punire coloro che si lavano nudi nelle fontane, chi si masturba nei pressi di edifici scolastici e/o pubblici e chi non oscura i vetri delle auto in cui si sta consumando un rapporto.