Sharon neonata abusata uccisa dall’ex compagno della madre. Il fatto compiutosi lo scorso 11 gennaio a Cabiate (Como) trova ora la proposta dei PM. Per l’omicidio della piccola di pochi mesi è stato chiesto il carcere a vita. Secondo il pubblico ministero si è trattato di omicidio volontario. La difesa di Gabriel Robert Marincat chiede la versione preterintenzionale. Ovvero che la bambina non sia stata uccisa volontariamente ma in conseguenza all’atto di abuso.
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Sharon neonata abusata uccisa: il racconto dei fatti
La tragica vicenda della piccola Sharon si svolge a Cabiate (Como), l’11 gennaio scorso. Inizialmente si era parlato di una semplice caduta ma l’autopsia ha smentito ciò. Gabriel Robert Marincat, accusato di abuso e omicidio aveva raccontato un’altra versione. La piccola avrebbe sbattuto la testa contro una stufa e, una volta rimessa a letto, non si sarebbe più svegliata. Pochi giorni dopo però il giudice preliminare ha parlato di: “Contesto di assoluto orrore”. Dovuto appunto alle autopsie svolte che hanno rivelato l’abuso e l’omicidio ai danni della neonata.
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Sharon neonata abusata uccisa: dalla confessione all’ergastolo
Gabriel Robert Marincat ha confermato ciò che è emerso dalle autopsie soltanto il maggio successivo. Lo ha fatto davanti al pubblico ministero in un processo a porte chiuse. Tuttavia l’uomo non ha mai provato a giustificare la sua condotta. Si è limitato ad un: “Ero nervoso”. Ad aggravare la situazione anche la testimonianza di un uomo (lo spacciatore di Gabriel). Quest’ultimo avrebbe affermato di aver venduto metadone a Robert pochi minuti dopo la tragedia. Qui Robert, in stato di agitazione, gli avrebbe detto: “Ho combinato un guaio”. Tutto ciò è bastato al PM per chiedere l’ergastolo dell’uomo. Ora starà alla difesa.