Sharon prematura non ce l’ha fatta: il suo cuore ha smesso di battere al Policlinico di Napoli, dove anche la madre è ricoverata. La donna era alla ventiquattresima settimana di gravidanza ma, a causa del Covid-19, è stata costretta a un parto anticipato. A dare la notizia è stato il Comune di Ascea, nel Cilento.
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Sharon prematura: il parto cesareo d’urgenza
Questa drammatica storia ha inizio intorno alla metà dello scorso agosto. Una donna di ventisei anni ha iniziato ad accusare dei sintomi del Covid-19. È stata dunque ricoverata all’Ospedale San Luca di Vallo della Lucania, poi trasferita al Policlinico della Federico II, a causa di un peggioramento. Le sue condizioni sono gravi: dalle prime analisi si riscontra un principio di polmonite. Per i medici è fondamentale tenerla sotto osservazione, ma è subito sorto un problema: è incinta di ventiquattro settimane. Il rapido aggravamento del suo stato di salute non lascia alcuna scelta; è stata costretta a subire un cesareo d’urgenza. La bambina nata prematura, Sharon, è stata immediatamente intubata. Da ciò che risultato, né la neomamma né la sua famiglia hanno ricevuto la vaccinazione contro il Coronavirus. Avevano tutti paura di reazioni avverse – nel peggiore dei casi, paura della morte.