Silvia Romano, volontaria milanese di 24 anni, rapita in Kenya il 20 novembre 2018 da un commando nel villaggio di Chakama, mentre lavorava per la Onlus Africa Milele è stata finalmente liberata lo scorso 8 maggio. La notizia ha “spaccato”, ancora una volta, il nostro paese. C’è chi si è unito alla gioia delle istituzioni e della sua famiglia per il ritorno a casa di Silvia e chi invece ha posto dubbi sulla sua “reale” prigionia e sulla modalità di liberazione. Ma per i suoi detrattori la goccia che ha fatto “traboccare il vaso” è stata soprattutto l’ammissione della stessa ragazza della sua conversione volontaria all’Islam.
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Silvia Romano: la conversione all’Islam e l’attacco della stampa di “destra”
Alla notizia della conversione, Libero e Il Giornale pubblicano in prima pagina titoli che hanno fatto scalpore e che rappresentano perfettamente le critiche e le perplessità dei rispettivi direttori.
Vittorio Feltri, direttore di Libero: “Pagare il riscatto significa finanziare i terroristi islamici amici della ragazza diventata musulmana.”
Sulla stessa linea anche il pensiero di Alessandro Sallusti, direttore de Il Giornale: “Silvia è tornata. Bene ma è stato come vedere tornare un prigioniero dei campi di concentramento orgogliosamente vestito da nazista. Non capisco, non capirò mai.”
Le affermazioni dei due direttori hanno destato non poca indignazione nel nostro Paese. Ma vi è anche chi sembra condividere il loro pensiero. È sufficiente dare un’occhiata alle varie piattaforme social o seguire i commenti agli articoli postati sul web, per capire che sono in tanti dalla parte di chi pone questi dubbi.
Una preoccupazione che evidentemente colpisce anche Vittorio Sgarbi. “Se mafia e terrorismo sono analoghi, e rappresentano la guerra allo Stato, e se Silvia Romano è radicalmente convertita all’Islam, va arrestata (in Italia è comunque agli arresti domiciliari) per concorso esterno in associazione terroristica. O si pente o è complice dei terroristi!” Questo il suo post pubblicato sul profilo Facebook.
Polemiche anche sul “riscatto”
Neanche il tempo di diffondere la notizia della liberazione di Silvia Romano e già le polemiche sul costo del riscatto si facevano strada. Il governo, per il momento, non lo ha confermato ma diverse fonti lo danno per certo. La cifra oscillerebbe tra uno e quattro milioni di euro. Lo stesso Feltri in un tweet, ricordava: “Siamo tutti contenti della liberazione di Silvia Romano. Lo saremmo di più se ci dicessero quanto si è dovuto pagare di riscatto“.
Le critiche sono piovute in capo al governo reo di aver utilizzato questi soldi per liberare la “traditrice” anzichè destinarli ai milioni di italiani in povertà, ai terremotati, a quelli rimasti senza lavoro a causa del Coronavirus o per la sanità. Una situazione che ha fatto scatenare gli hater social tanto da mettere in grande allarme le istituzioni che stanno addirittura pensando a come tutelare la ragazza. Al momento la sua abitazione è presidiata da poliziotti e carabinieri.
L’intervento di Matteo Salvini
Non potevano mancare le polemiche contro il governo anche da parte di Matteo Salvini. “I soldi che sarebbero stati pagati per il riscatto sarebbero stati incassati dall’associazione terroristica Al-Shabaab che con attentati ed autobombe ha ucciso migliaia di persone. Quindi salvare una vita è fondamentale, ma se mi chiede come mi sarei comportato al governo io, probabilmente, avrei tenuto un atteggiamento da parte delle istituzioni più sobrio, un profilo più basso.”
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Il durissimo sfogo di Lupo Rattazzi
Lupo Rattazzi, imprenditore (presidente di Neos, importante compagnia di voli charter) e figlio di Susanna Agnelli. Il nipote di Gianni e Umberto Agnelli, su Facebook ha duramente attaccato la volontaria milanese in una lunga lettera che vi riportiamo per intero.
“Cara Silvia Romano.
Tu non sei affatto un eroina. Hai un fortissimo debito di riconoscenza verso la Repubblica Italiana, i suoi cittadini e in particolare verso l’AISE, il nostro validissimo Servizio di Intelligence Esterna. Non ho sentito ne te ne i tuoi genitori fare la primissima cosa che avreste dovuto fare in questa circostanza. Esprimere la più profonda gratitudine verso le nostre Istituzioni.”
“Hai prodotto gravi danni”
“Non me ne importa niente che tu ti sia convertita all’Islam. So invece che hai prodotto gravi danni che sono molto molto più rilevanti di qualsiasi apporto tu possa avere dato quale “cooperante”. Innanzitutto hai fatto si che in mano ai criminali somali che ti hanno rapito finissero ingenti somme per il riscatto. Somme che certamente verranno usate per comprare armi e perpetuare la violenza in quell’area.
In secondo luogo hai dato un nuovo ed ulteriore impulso ai rapimenti di cittadini occidentali; soprattutto italiani in quella zona.
Prima che partissi per il Kenya annunciando la natura della tua missione, i tuoi conoscenti ti avevano ben avvertito che si trattava di una iniziativa assolutamente spericolata. Te ne sei fregata e questi sono i risultati. Pensa se ci comportassimo tutti come te! Andare in giro nei posti più pericolosi del mondo con la scusa di essere dei “cooperanti”; senza prendere alcuna precauzione, ma poi aspettandoci di essere salvati dai nostri Servizi di Intelligence e riportati a casa con i Jet di Stato. Tutto questo grazie a costosissime trattative a carico di tutti noi cittadini.”
“Irresponsabile ed egoista”
Bacia tutti i giorni la bandiera Italiana e la generosità del nostro Stato. E ti prego, da ora in poi fai a meno di diventare un simbolo. Sono contento che tu sia viva ma ricordati: tu non sei un simbolo di niente.
Gli eroi e le eroine sono tutt’altra cosa. Gli eroi sono quelli che hanno rischiato la loro vita trattando in quel verminaio di stato fallito che è la Somalia per salvare la tua. Gli eroi per me sono i piloti del Falcon della CAI che hanno famiglia in Italia ma per andare a riprenderti si arrischiano ad atterrare a Mogadishu dove qualunque bambinetto non vede l’ora di impugnare un RPG per abbattere un aereo civile Italiano. Gli eroi sono quelli che in questo periodo in Italia sono al limite della fame perché hanno perso la loro attività a causa della pandemia. Mentre tu, per la tua irresponsabilità, hai comportato spese di milioni e milioni di Euro. Tra l’altro in uno Stato già in gravissime difficoltà finanziarie.
Lascia stare, và.”
LR
Voi come giudicate l’intera questione? Giusto gioire per il ritorno a casa di una ragazza rapita o è meglio “affrontare” subito queste polemiche?