La moderna galleria del Teatro Summarte di Somma Vesuviana ospita Contemporaneamente, la mostra della giovane pittrice Simona Giglio. Dal 12 al 26 ottobre, i suoi quadri sono in esposizione, dopo un vernissage di successo e un finissage che si preannuncia altrettanto interessante. Contemporaneamente è una mostra personale e una manifestazione multiforme che abbraccia tante forme d’arte, dalla pittura alla musica e al teatro.
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Il giovane talento di Simona Giglio
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Contemporaneamente: la mostra e l’artista
“Ho deciso di intitolare la mia mostra Contemporaneamente perché l’inaugurazione cadeva il 12 ottobre, giornata dell’Arte Contemporanea. Inoltre, l’apertura è stata articolata in modo tale che si eseguissero più forme d’arte contemporaneamente. L’ho realizzata in collaborazione con Daniele De Santo, Francesco Rogazzo, Carlo Toscano, 4est, Giovanni Incoronato, Adriano Caccavale, Enzo Izzo, Lucia Cepollaro, Nes Jay, Sesto, Anita De Vivo, Monique, Angelo Ianelli, Domenico Sepe. Anche per il finissage del 26 ottobre sto organizzando un evento con la stessa carica di originalità e innovazione. Mi accompagneranno Ludovica Bastianini, Patrizia Amodio, Melina Amodio, Ruocco Anna, Danilo Spiteri, Felice Ciccone, Giorgia Bisanti, Carla Petrone, Pietro Mingione, Annabella Esposito”.
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Tra arte ed emozione
“Nasce in modo assolutamente spontaneo e inaspettato. Ero sotto la doccia e i miei capelli bagnati, attaccati al muro, mi suggerirono un tratto di penna. Già vedevo quelle classiche figure che poi caratterizzano il mio stile, fatto di anatomie stilizzate e figure geometriche. Chiesi ai miei amici di scarabocchiare qualcosa per cercare di tirarci fuori delle figure. L’immagine raccontava qualcosa della persona che l’aveva realizzata. Per questo la definisco una tecnica psicoanalitica, ma non ha basi scientifiche perché è puro istinto. È stata anche oggetto di studio in una tesi di laurea di una studentessa dell’Accademia di Belle Arti, Mariarosaria Calabrese. Lo scarabocchio è arrivato anche alla Suor Orsola Benincasa di Napoli come tema discusso in Formazione e Soft Skills”.
L’elemento determinante nei tuoi quadri è il colore. Che rapporto c’è per te tra i colori e le emozioni?
“Il colore lo associo alle emozioni, suggeritemi dalle mie stesse figure. Siccome le emozioni forti sono pure, anche i colori che scelgo sono sempre forti e puri. Tutti i miei quadri, inoltre, sono accompagnati dalla musica. Credo fortemente nel valore dell’incontro tra le arti e tra arte e persone. Nelle mie performances chiamo una persona dal pubblico affinché realizzi lo scarabocchio. La musica è fondamentale per creare la giusta atmosfera e liberare le emozioni. È stimolante per il pubblico e per me”.
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Un monito per giovani e aspiranti artisti
“Lasciatevi andare alla vera realtà. Lo scarabocchio nasce anche come denuncia di una realtà sempre più virtuale e social che sacrifica la realtà della condivisione vera delle emozioni e delle conoscenze. L’arte può essere il mezzo per ritornare a comunicare. In ogni epoca è stata lo specchio della realtà e quindi è giusto riconoscerle questa potente forza comunicativa”.