A distanza di un anno dalla sua uscita in Corea del Sud, Single in Seoul rimane un film capace di scaldare il cuore. Ho avuto il piacere di vederlo nel dicembre 2023 a Seoul, durante uno degli incontri tra cast e pubblico. Così posso dire che l’esperienza è stata indimenticabile.
Diretto con delicatezza dal regista sudcoreano Park Beom-soo, autore di altre pellicole come Victory (film di apertura del Korean Film Festival di Londra nel novembre 2024) e Red Carpet del 2014, Single in Seoul è il film perfetto per una serata autunnale, quando fuori piove e sei sul divano con una coperta e una tazza di tè.
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La trama di Single in Seoul: Amore, ricordi e rinascita
La storia ruota intorno ai due protagonisti che sembrano agli antipodi ma che, come spesso accade, trovano un punto d’incontro. Park Yeong-ho, interpretato con naturalezza da Lee Dong Wook, è un professore e scrittore convinto sostenitore della vita da single; la sua visione pragmatica e un po’ cinica dell’amore è in netto contrasto con quella di Joo Hyeon Jin, una caporedattrice interpretata dalla dolce Im Soo-jung, che crede ancora profondamente nell’amore e nei sentimenti.
Quando la casa editrice di Joo Hyeon Jin decide di pubblicare un libro dedicato alla vita da single a Seoul, Park Yeong-ho viene identificato come l’autore ideale per questo progetto: tra battute pungenti e scambi di opinioni contrastanti, i due iniziano a collaborare, ma ciò che sembra solo lavoro si trasforma lentamente in qualcosa di più profondo.
La trama si arricchisce ulteriormente quando il passato di Park Yeong-ho riaffiora. Il suo primo amore, che aveva scritto il romanzo Single in Barcelona, torna nella sua vita, costringendolo a rivalutare i suoi ricordi e il suo rapporto con le emozioni che pensava di aver dimenticato.
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Un omaggio alla città di Seoul
Oltre alla bellezza della trama e all’intensità delle interpretazioni, Single in Seoul è anche un omaggio alla città di Seoul. I panorami mozzafiato sul fiume Han, sia diurni che notturni, accompagnano il racconto e immergono lo spettatore nell’atmosfera vibrante della capitale coreana. I protagonisti passeggiano tra le stradine caratteristiche della città, visitando luoghi iconici come il Palazzo Reale. Le ambientazioni non sono solo uno sfondo, ma diventano parte integrante della narrazione. Infatti trasmettono il fascino di una città che mescola tradizione e modernità.
Personaggi dolci e ironici
Il cuore del film risiede nei suoi due protagonisti. Park Yeong-ho è un uomo apparentemente freddo e riservato, ma sotto la sua corazza si nasconde un’anima fragile e nostalgica. Lee Dong Wook riesce a portare sullo schermo tutte le sfumature di questo personaggio, rendendolo incredibilmente umano e vicino al pubblico.
Dall’altra parte, Joo Hyeon-jin è l’antitesi perfetta: calorosa, ottimista e capace di sognare nonostante le difficoltà. L’interpretazione di Im Soo-jung è un inno alla dolcezza. Il suo personaggio rappresenta quella parte di noi che, nonostante tutto, vuole ancora credere nell’amore.
Oltre ai due protagonisti, il film è arricchito da una serie di personaggi secondari che aggiungono leggerezza e ironia. I colleghi di Joo Hyeon-jin, con le loro battute esilaranti e i piccoli drammi personali, e gli amici di Park Yeong-ho, che offrono consigli improbabili ma divertenti, creano un contesto vivace e realistico in cui la trama si sviluppa.
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Single in Seoul: un film che fa bene al cuore
Single in Seoul non è solo una storia d’amore, ma un racconto sulle seconde possibilità, sulla capacità di lasciarsi il passato alle spalle e di aprirsi a nuove possibilità. È un film che riesce a bilanciare momenti di tenerezza e introspezione con situazioni ironiche.
Le ambientazioni sono curate nei minimi dettagli. La vivacità di Seoul si mescola alla tranquillità degli interni accoglienti. Così si crea un’atmosfera calda e familiare che accompagna lo spettatore per tutta la durata del film. La colonna sonora, con brani delicati e melodie rassicuranti, completa perfettamente l’esperienza.
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