Smart working ai Caraibi? Ora è possibile grazie al visto di un anno

0
2034
Smart working

Mia Amor Mottley, primo ministro delle Barbados, offre un anno di visto a chi decide di lavorare in modalità smart working nello stato caraibico. L’obiettivo sarebbe quello di aiutare l’isola a incentivare il turismo, in un periodo in cui pochi decidono di viaggiare. La concessione sarà fatta a tutti i lavoratori che decideranno di restare nelle Barbados per un lungo periodo. Scegliere di condurre il proprio lavoro in un luogo di vacanza gioverebbe non solo all’economia dell’isola caraibica, ma anche al benessere psicofisico del viaggiatore.

Ti consigliamo come approfondimento – Bonus vacanze in arrivo dal 1° luglio, come funziona e chi può richiederlo

Smart working tra palme e acque cristalline: la proposta

Smart workingLa prima parte del 2020 è stata vissuta all’insegna della quarantena. Intere famiglie si sono ritrovate a vivere sotto lo stesso tesso per 24 ore, ogni giorno, per mesi interi. Per poter mandare avanti l’economia del paese, si è reso necessario il lavoro da casa, il cosiddetto “smart working”. La procedura permette di svolgere l’attività lavorativa in qualsiasi luogo ci si trovi, che sia all’aperto o al chiuso, in un parco o a casa. Basta avere a disposizione un buon device e una connessione a internet.

Proprio in merito alla flessibilità dello smart working, il premier delle Barbados, Mia Amor Mottley, ha fatto una proposta allettante. Si tratta della possibilità di lavorare da remoto in uno dei luoghi più belli e affascinanti al mondo. Cimentarsi con il proprio computer, mentre si è seduti su una sabbia bianca e fine e con un mare cristallino davanti, diventa uno scenario reale.

Ti consigliamo come approfondimento – Lavoro agile per tutto il 2020: diritti e regole per i lavoratori agili

Il “Barbados Welcome Stamp” per lo smart working fuori porta

Smart workingMia Amor Mottley ha lavorato, insieme al proprio staff, alla realizzazione del “Barbados Welcome Stamp”. Si tratta di un timbro di benvenuto che ha la durata di un anno; così, chiunque si rechi sull’isola per lavorare in smart working è in possesso di un visto che gli concede un soggiorno prolungato.

Il lavoro del primo ministro è ancora in fase di definizione, in quanto bisogna occuparsi delle norme di sicurezza igienico-sanitarie; saranno, ovviamente, fondamentali l’uso della mascherina e un test che mostra negatività per Covid-19.

In attesa di convalida, bisogna ricordare che i voli dal nostro paese verso le Barbados si sono riattivati dal 12 luglio.

Ti consigliamo come approfondimento – Lavoro agile tra benefici e rischi: il lavoro agile ai tempi del Covid-19

La realtà delle Barbados al di là dello smart working

Smart workingIl premier delle Barbados ha mostrato preoccupazione per gli effetti del Covid-19 sul turismo della propria terra. I Caraibi vivono essenzialmente grazie al settore terziario, incentivato dalla bellezza paradisiaca delle proprie terre e del proprio mare. La pandemia ha azzerato il numero di turisti e visitatori, mettendo in serie difficoltà tutte le attività commerciali della zona. In un momento in cui l’economia mondiale si regge maggiormente sullo smart working, è arrivata una soluzione allettante. “Invece di venire per la solita settimana o per tre settimane o un mese, perché non pianificare qui la vostra attività”. Solo le parole che Mottley ha rilasciato in un’intervista a Sky News UK.

Il primo ministro riserverà ai lavoratori gli stessi diritti e servizi che spettano ai turisti. Anche la connessione a internet è in fase di potenziamento per permettere agli smart workers un sistema di telecomunicazione eccellente.