Soldato russo si arrende: è la dimostrazione che l’esercito del presidente Vladimir Putin stia annaspando in questa campagna ucraina.
Concepita inizialmente come una guerra lampo, i russi si sono ritrovati di fronte a una realtà ben differente rispetto a quella che avevano immaginato; un lungo conflitto fatto di un lento logorio reciproco. Ed è proprio l’esercito russo che sta mostrando i primi segni di cedimento. Infatti, come racconta il ministro degli Interni di Kiev, Victor Andrusiv, un militare russo si sarebbe arreso offrendo il proprio tank alle truppe ucraine in cambio di 10 mila dollari e la promessa della cittadinanza locale.
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Soldato russo si arrende: il racconto di Andrusiv
A ‘Misha’, secondo gli accordi, spetterebbero 10 mila dollari alla fine del conflitto. Al momento, sempre secondo la ricostruzione di Andrusiv, l’uomo vivrebbe nell’agio. Gli è stata fornita un’abitazione con tv, telefono, cucina e servizi igienici. Più di quanto hanno, almeno per il momento, i profughi ucraini in fuga.
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Putin in difficoltà: liberata la città di Irpin
“La nostra Irpin è stata liberata dal male di Mosca! Gloria all’Ucraina”.
Supsilne News, un’emittente ucraina, riferisce che al momento l’esercito ucraino è impegnato “a ripulire la città e ai residenti è stato richiesto di non tornare ancora nelle loro case”. Irpin è stato il luogo dove si son avuti gli scontri più cruenti.
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Ultim’ora: Abramovich e negoziatori ucraini sospetto di avvelenamento


Un’ultim’ora lanciata dall’agenzia Bloomberg e dal Wall Street Journal riporta che l’ex proprietario del Chelsea, Roman Abramovich e i negoziatori ucraini hanno sofferto sintomi di sospetto avvelenamento dopo un incontro a Kiev. Ciò è accaduto all’inizio del mese.
Secondo una prima ricostruzione, questo attacco è stato fatto per sabotare le trattative per mettere fine al conflitto.
L’oligarca russo Roman Abramovic aveva lasciato il Chelsea in seguito allo scoppio del conflitto.