Solidarietà Malika. Il mondo dello spettacolo si mobilita per Malika. Gesti di solidarietà da parte di Fedez, Mahmood ed Elodie tramite i social. Malika ha dichiarato che le stanno arrivando molti messaggi di vicinanza in questo momento molto difficile.
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Solidarietà Malika: si mobilita il mondo dello spettacolo
Si sono susseguiti alcuni gesti di solidarietà da parte di alcuni componenti del mondo dello spettacolo. Infatti, Fedez ha voluto esprimere la sua solidarietà e vicinanza a Malika tramite una storia su Instagram. La stessa cosa è stata fatta dal cantante Mahmood. Invece la cantante Elodie ha esortato, sempre tramite social, a partecipare alla richiesta della cugina di Malika di darle una casa e comprarle vestiti. Si mobilita quindi anche il mondo dello spettacolo per la ragazza di Castelfiorentino cacciata di casa e duramente ripudiata dalla famiglia. La giovane ragazza è stata cacciata poiché a confessato alla famiglia di essersi innamorata di una sua amica. In seguito alla confessione è stata allontanata e non le è stato permesso di poter riprendere i propri effetti personali in casa. La procura di Firenze ha dato il via ad un’inchiesta per violenza privata e inosservanza degli obblighi di assistenza familiare.
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Solidarietà Malika, la giovane confessa i contrasti familiari
Malika ha confessato che il momento peggiore è stato quando è stata cacciata di casa. La giovane di 22 anni non si aspettava una reazione così dura e violenta da parte dei genitori. Ha confessato di aver pensato anche di togliersi la vita. La storia è iniziata a gennaio, quando in una lettera confidò ai propri genitori di essersi innamorata di una sua amica. Da quel momento è cambiato tutto. Ci sono stati umiliazioni, offese, minacce e parole irripetibili da parte della famiglia. Quella famiglia che avrebbe dovuto amarla e proteggerla. Malika ha confessato che già da tempo vi erano contrasti in famiglia. Infatti, la giovane veniva anche picchiata e insultata per il modo di vestirsi poco femminile e perché le piaceva giocare a calcio. Dalla sua denuncia tramite social si è mobilitata la solidarietà via web e non solo.