Sondaggi italiani favorevoli obbligo greenpass, è quello che emerge da un sondaggio Ipsos realizzato per il Corriere della Sera. Due italiani su tre, quindi, si dice favorevole a rendere d’obbligo il green pass per accedere ad alcuni locali al chiuso e agli eventi. Il sondaggio condotto dall’Istituto Ipsos, inoltre, si concentra anche sulla percezione di rischio che gli italiani hanno della variante delta. Il 33% si dice preoccupato a livello personale (si registra quindi un +2% rispetto a giugno); un 43% (+5% rispetto a giugno) si dice preoccupato per la propria comunità e per l’intero Paese il 59% (+10%).
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Sondaggi italiani favorevoli obbligo greenpass: la maggior parte degli italiani è favorevole
Il risultato del sondaggio di certo stupisce, viste e considerate le polemiche e le proteste che si son avute nei giorni scorsi sul territorio nazionale. La maggior parte degli italiani si è detta favorevole al green pass obbligatorio. Il 39% degli italiani si dice ‘molto favorevole’ rispetto alla decisione presa dal governo Draghi; il 27% è abbastanza favorevole; il 12% piuttosto contrario; un altro 12% molto contrario e, infine, il 10% non prende una posizione. L’elemento che maggiormente stupisce e che si registra è il fatto che in “tutti i segmenti sociali e tra gli elettori di tutti i partiti” si registra la prevalenza dei favorevoli. I soggetti che hanno espresso dubbi e contrarietà verso questi provvedimenti, invece, sono coloro che appartengono alle fasce d’età più alte, hanno una condizione economica meno agiata e hanno un livello d’istruzione più basso.
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Gli elettori del centrosinistra tra i più favorevoli
Capitolo elettori.
Gli elettori che si son mostrati più favorevoli al green pass sono i sostenitori del PD e del centrosinistra in generale. Questi ultimi sono seguiti da quelli di Forza Italia. Gli abbastanza favorevoli sono costituiti dagli elettori del Movimento 5 Stelle. Dall’altra parte, tra i contrari, ci sono gli elettori di Fratelli d’Italia (41%) e Lega (34%).
Non è un caso se gli elettori di questi ultimi due schieramenti sono tra quelli più contrari, in quanto i leader dei due partiti sopracitati sono quelli che esprimono maggiori dubbi sull’obbligatorietà di questo strumento.
