Sos Femminicidio: “Aiuto mi stanno uccidendo…” Denuncia!

Dai voce al tuo diritto di avere diritto

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Sos Femminicidio: è il momento di denunciare! In questo numero, nella rubrica “Parola di Esperto”, nata per fornire informazioni specifiche su temi che necessitano risposte di esperti del settore, abbiamo deciso di rispondere alle tante domande, inerenti alle “armi giuridiche e sociali” a disposizione delle donne che hanno subito o subiscono violenze. (Leggi anche l’articolo: Aperto nuovo sportello antiviolenza a San Giorgio a Cremano) I dati del Viminale parlano chiaro: oltre 130 omicidi di donne ogni anno, che molto spesso si verificano in contesti familiari. Allarmante soprattutto se si considera che all’aumento delle vittime corrisponde una diminuzione del numero delle denunce presentate. ”I risultati di un’indagine condotta dall’Agenzia U.E. per i diritti fondamentali in materia di violenza contro le donne (FRA), e comunque a seguito della Convenzione di Istanbul del 2011, rivelano che la maggior parte delle donne vittime di violenza non denuncia la propria esperienza alla polizia o a organizzazioni a sostegno delle vittime. È dunque chiaro che la necessità e i diritti di molte donne all’interno dell’U.E non vengono rispettati, ci spiega l’avvocato Giovanni Calabrese, intervistato per tutte le delucidazioni professionali sull’argomento.

Sos Femminicidio: come sono tutelate le donne dalla legge?

Parola a Giovanni Calabrese, avvocato del foro di Nola specializzato in diritto penale e procedura penale.

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Avv. Govanni Calabrese

Avv. Calabrese, si parla sempre più spesso di “femminicidio”. Ma cos’è?

Dal 2005 si è assistito a un dibattito pubblico crescente da parte dei media italiani in seguito all’introduzione del termine femminicidio che ha  spianato la strada al D.L. 93/13 “Decreto Femminicidio”, convertito poi in L. 119/13, i cui obiettivi sono quelli di prevenire la violenza di genere, proteggere le vittime e punire severamente i colpevoli. A seguito del suddetto Decreto, il bene giuridico posto a fondamento degli art. 572 c.p. – 609 bis c.p. e ss – art 612 bis c.p. (integrità fisica, libertà personale del soggetto passivo) assume maggiore tutela da parte dell’ordinamento giuridico. Infatti abbiamo:

  • Pene più severe: il decreto prevede la pena della reclusione da 6 a 12 anni se la violenza sessuale è commessa nei confronti di una donna in stato di gravidanza e/o nei confronti di persona della quale il colpevole sia il coniuge (anche separato o divorziato), ovvero colui il quale alla stessa persona è o è stato legato da relazione affettiva, anche senza convivenza.
  • Arresto obbligatorio in flagranza: previsto per reati di maltrattamento familiare e stalking.
  • Allontanamento del coniuge violento da casa: alle forze dell’ordine viene data la possibilità di intervenire in questa direzione se c’è un rischio per l’integrità fisica della donna, impedendo a chi è violento di avvicinarsi ai luoghi domestici.
  • Vittime informate sull’iter giudiziario: La vittima di violenza o maltrattamenti sarà costantemente informata sulla condizione giudiziaria del colpevole (se si trova in carcere o in libertà, ecc…).

Sos Femminicidio: cosa si intende per violenza di genere?

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Sos Femminicidio!

Si tratta di un termine usato per definire la violenza contro le donne. È “violenza contro le donne” ogni atto di violenza fondata sul genere che provochi un danno o una sofferenza fisica, sessuale o psicologica per le donne, incluse le minacce, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà (cfr. art 1 Dichiarazione ONU sull’eliminazione della violenza contro le donne 1993).. La violenza contro le donne è considerata la punta dell’iceberg dell’esercizio del potere e controllo dell’uomo sulla donna e si estrinseca in diverse forme: violenza fisica, psicologica e sessuale.

Leggi anche l’articolo: Pink Tax, essere donna costa di più

L’arresto, ovviamente, è possibile in flagranza di reato. Ma se non c’è flagranza si possono adottare misure cautelari? Quali eventualmente?

Certo. Secondo:

  • L’Art 572 c.p. “Maltrattamenti contro familiari e conviventi”: sono consentite le misure cautelari personali tra cui quelle custodiali (custodia cautelare in carcere, arresti domiciliari) e non custodiali (obbligo di presentazione alla p.g., allontanamento dalla casa familiare, divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima ecc.).
  • L’Art 609 bis c.p. “Violenza sessuale”: sono consentite le misure cautelari personali tra cui quelle custodiali (custodia cautelare in carcere, arresti domiciliari) e non custodiali (obbligo di presentazione alla p.g., allontanamento dalla casa familiare se il reato è commesso in danno dei prossimi congiunti o del convivente, divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima ecc.).
  • L’Art 612 bis c.p. “Atti persecutori”: sono consentite le misure cautelari personali tra cui quelle custodiali (custodia cautelare in carcere, arresti domiciliari) e non custodiali (obbligo di presentazione alla p.g., allontanamento dalla casa familiare, divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima ecc.).

Da giurista, quali sono le azioni che consiglierebbe di intraprendere a una donna vittima di violenze?

Per far sì che la violenza di genere non venga più individuata come “meccanismo sociale decisivo che costringe la donna a una posizione subordinata all’uomo”, è necessario che la donna stessa si rivolga nell’immediato, senza ripensamenti, alle autorità competenti o all’A.G. per una vera e propria battaglia di dignità umana, di diritto e di diritti. È un problema culturale che va combattuto con forti campagne di sensibilizzazione, formazione, istruzione e di legislazione sociale.

Per ulteriori informazioni: Avv. Giovanni Calabrese – Studio Legale: Via Roma 2, 80030 Castello di Cisterna (Na) – Tel. 081/19917918  – cell. 3281980723 – pec: [email protected]

Sos Femminicidio: denunciare è un tuo diritto

sos femminicidioSul territorio di Pomigliano d’Arco e, non solo, segnaliamo:

  • Centro Artemisia sportello antiviolenza (Comune di Pomigliano d’Arco e Comune di Sant’Anastasia), Numero Verde 800102590 – attivo dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 12.00
  • Centro antiviolenza gratuito Comune di Napoli, Via Concezione a Montecalvario 26 Tel: 0817953190 oppure 0817959274.
  • Sportello antiviolenza Ospedale S. Paolo (Napoli), Tel. 0812547968 – aperto il martedì e il giovedì dalle 9.30 alle 12.30
  • Sportello antiviolenza Ospedale Loreto Nuovo (Napoli), Tel. 0812547968 – aperto il lunedì e il mercoledì dalle ore 9.30 alle ore 12.30

La rubrica “Parola di Esperto” è uno strumento utile per ricevere informazioni professionali. Inviate le vostre richieste agli esperti di Informa Press – Pomigliano d’Arco scrivendo a:  [email protected]

 

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