Sparatoria a Las Vegas: tre universitari morti

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Sparatoria Usa bimbo muore

Sparatoria Las Vegas: nel campus universitario almeno tre morti. L’allarme nell’ateneo è scattato intorno alle 11:30 ora locale, erano le 20:30 in Italia. Tre i morti civili, deceduto anche il killer.

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Sparatoria Las Vegas: tre civili morti, deceduto anche il killer

Sparatoria Las VegasSparatoria Las Vegas. Tornano le stragi dovute ad armi da fuoco in america dove, in un campus universitario sono morti tre civili. Decedeuto anche il killer, una persona sarebbe in condizioni critiche. Questo il bilancio provvisorio fornito dalla Polizia di Las Vegas. Las Vegas è nota per i suoi eccessi e per i suoi casinò ma anche per i numerosi episodi di violenza che la caratterizzano. L’allarme nell’ateneo è scattato alle ore 11:30 locali, le 20:30 italiane. L’università ha subito invitato gli studenti ad evacuare la zona mentre la Polizia ha fatto sapere tramite “X” di essere impegnata a rispondere ad una sparatoria nel campus. Circa mezz’ora dopo il colpevole è stato individuato ed è morto. Le dinamiche di questa strage è ben nota negli Stati Uniti dove circa il 40% della popolazione possiede un’arma da fuoco.

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Las Vegas, America e stragi

Germania benzinaio ucciso, Sparatoria Las VegasLas Vegas è stata il teatro di quella che viene  ritenuta una delle peggiori stragi della storia degli Stati Uniti. Era il 2006 quando Stephen Paddock sparò a caso sulla folla. Aveva ben 23 armi da fuoco nella sua stanza d’Hotel. Ci furono ben 61 morti e 850 feriti. I dati sono allarmanti. Solo nel 2023 in America si registra il maggior numero di sparatorie di massa dal 2006. Nonostante gli appelli del presidente Joe Biden per vietare la vendita di “armi da guerra” le leggi contro di esse non passano. Il motivo? La fortissima opposizione dei sostenitori del secondo emendamento della Costituzione USA. Ma non solo. In America risiede una lobby legata alle armi da fuoco, la Nra, che foraggia tantissimi politici come Donal Trump. Il dibattito sulle armi da fuoco rischia quindi di restare un parlarsi addosso senza riuscire ad ottenere alcun risultato.