Sparatoria Usa bimbo muore: un quarantenne negli Stati Uniti ha sparato contro le auto e ha ucciso un bimbo di 8 anni. La tragedia è avvenuta qualche giorno fa. L’uomo avrebbe anche ferito i genitori del bambino. Dopo un breve scontro nel suo appartamento il quarantenne è stato arrestato e incriminato.
Arrivano notizie dagli Usa di un’ennesima sparatoria senza senso. Infatti, un uomo di 40 anni, Charles Montgomery Allen, ha iniziato a sparare a caso su alcune auto in transito. L’episodio è avvenuto a Florence, in South Carolina. L’uomo ha colpito un auto nella quale c’erano tre persone, padre, madre e figlio di 8 anni. Il bimbo di 8 anni è morto sul colpo, mentre i due genitori sono rimasti feriti. La famiglia era arrivata in South Carolina per alcuni giorni di vacanza dal New Hampshire. Le Forze dell’Ordine arrivate sul posto, dopo una breve colluttazione, hanno arrestato il quarantenne. L’uomo sarà incriminato per omicidio, le Forze dell’Ordine indagano sui motivi che lo hanno spinto a tale gesto. Ad ora la sparatoria per gli inquirenti resta ancora senza alcun senso logico. L’uomo, inoltre, parrebbe non avere alcun problema psichico.
Questa mattina è arrivata anche la notizia di una sparatoria nello Stato dell’Iowa. Un uomo avrebbe ucciso due donne ad Ames. La sparatoria è avvenuto nel parcheggio di una chiesa di periferia. Secondo le prime indiscrezioni l’uomo, dopo aver ucciso le donne, si è suicidato. L’omicidio pare sia avvenuto mentre si celebrava una funzione all’interno della chiesa. Le cause di quest’ennesima sparatoria sono al vaglio degli inquirenti. Le Forze dell’Ordine indagano su ogni pista che ha condotto l’uomo a compiere tale gesto. Nella giornata di ieri, invece, c’è stata una sparatoria a Tulsa, in Oklahoma. Un uomo armato è entrato in uno studio medico e ha ucciso quattro persone e ferito altre dieci. L’aggressore si è poi suicidato. Secondo le prime indiscrezioni nel mirino dell’uomo c’era un medico dello studio.
Sparatoria Usa bimbo muore: sempre più un problema
Negli Usa il problema della vendita delle armi diventa sempre più insostenibile. Nel 1993, sotto l’amministrazione Clinton, il Congresso Usa vara il Brady Bill. Tale legge introduce una serie di controlli preventivi su coloro che intendono comprare armi. Il nome deriva da James Brady, addetto stampa di Ronald Reagan ferito dai proiettili sparati contro il presidente. Dopo la legge c’è stato un iniziale calo delle vittime, poi una successiva inversione di tendenza. Infatti, la legge presenta alcune lacune: erano esentate dai controlli sia le compravendite tra privati, sia quelle effettuate nelle fiere delle armi. Non si teneva conto neppure dell’e-commerce, decisivo per le compravendite. Nel 1994 venne approvato il bando delle armi d’assalto. Il bando non venne rinnovato dal Congresso nel 2004 e poi, riproposto da Obama dopo la strage di Sandy Hook. Trump ha ulteriormente allentato i controlli sulle vendite, mentre Biden ha riproposto il bando dei fucili d’assalto.