Il ministro Speranza ha esposto in Senato il nuovo DPCM sul vaccino di cui l’Italia disporrà e sulle direttive logistiche e temporali per la somministrazione. I dati possono essere soggetti a cambiamenti nel corso dei prossimi mesi. Tuttavia, il ministro ha delineato alcuni punti cardine sulle novità in arrivo, in modo da rilasciare informazioni trasparenti alla popolazione.
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Speranza: i dettagli sulle dosi


Il ministro Speranza ha dichiarato che il vaccino sarà un bene centralizzato e distribuito gratuitamente a tutti gli italiani senza nessun tipo di distinzione. Le dosi stimate sono di 202 milioni 573 mila. Un numero che il ministro ritiene adeguato per poter vaccinare tutta la popolazione e per poterne mantenere una quantità di scorta di riserva. Speranza ha sottolineato come l’obiettivo sia quello di raggiungere un’immunità di gregge, ma per ora non si predisporrà un’obbligatorietà di vaccinazione. Un’ ulteriore decisione verrà ponderata con l’analisi dei dati futuri. Riguardo al vaccino che l’Italia utilizzerà, il ministro non ha espresso alcuna sicurezza. L’Italia ha però accordi che potrebbero far contare un numero di dosi pari a:
- 40,38 milioni di AstraZeneca;
- 26,9 milioni di dosi di Johnson & Johnson;
- 40,38 milioni di Sanofi;
- 26,92 milioni di Pfizer;
- 30,285 milioni di CureVac;
- 10,768 milioni di Moderna.
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Speranza: prospettive sulla distribuzione
- Gli operatori sanitari;
- I residenti delle Rsa;
- Persone in età avanzata.
Durante la seconda fase di somministrazione, che avverrà nel secondo e terzo trimestre dell’anno, il vaccino verrà reso disponibile al resto dalla popolazione.