Con la nuova legge di Bilancio è stata confermata la possibilità di detrarre le spese sanitarie per tutti i contribuenti a prescindere dal reddito. Ciò però ad una condizione: i pagamenti dovranno risultare tracciabili. Questi dovranno essere quindi effettuati o tramite carta, bonifici bancari o postali, assegni e bancomat.
Ti consigliamo come approfondimento – Asl Napoli 1 contro l’HIV
Spese sanitarie: cosa cambia nel 2020
Con la legge di Bilancio, si conferma la disposizione che subordina il diritto a fruire delle detrazioni di imposta, ivi comprese quelle sostenute per le spese mediche, alla tracciabilità dei pagamenti. Il contribuente dovrà sostenere queste spese utilizzando carta di credito o di debito. Le uniche eccezioni sono poste per le spese di medicinali, dispositivi medici e della fruizione di prestazioni sanitarie, siano essere pubbliche o private, accreditate al Ssn.
Diversi sono stati i passi indietro del Governo sulla manovra. Manovra che inizialmente voleva prevedere:
- Gli aventi reddito uguale o superiore a 120.000 euro avrebbero visto ridursi la percentuale di detrazione delle spese sanitarie;
- Completo azzeramento delle detrazioni con redditi superiori a 240.000 euro.
Ti consigliamo come approfondimento – Test di medicina addio: arriva la proposta di legge
Le modalità di pagamento
Per beneficiare delle detrazioni sono confermate le variazioni introdotte sulla modalità di pagamento. Si potrà godere delle detrazioni fiscali in fase di dichiarazione dei redditi solo se si paga con mezzi rintracciabili. L’unica eccezione sono le spese sanitarie che possono essere ancora in contanti nelle strutture pubbliche e nelle farmacie.
L’utilizzo dei contanti sarà sempre possibile, ma il contribuente perderà il diritto alle detrazioni Irpef.