In Italia è emergenza siccità, il Po si sta prosciugando e l’Adriatico risale le foci. I governatori chiedono lo stato d’emergenza, ma il problema è molto più grave. Siamo soltanto agli inizi della stagione estiva e non abbiamo risorse idroelettriche. A chi parla di eventi circoscritti e anomali gli scienziati ribadiscono che queste sono le conseguenze del cambiamento climatico. In alcune parti del Paese si inizia a razionare l’acqua e gli agricoltori temono che più del 50% del raccolto andrà perso.
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Non è ondata di calore insolita, è crisi climatica
Sono già a rischio coltivazioni di mais, riso e soia, girasoli e pomodori, uva da vino e olive. In molti comuni dell’area padana da diversi giorni si è iniziato a razionare l’acqua. Alcuni comuni hanno rilasciato un’ordinanza che richiede il controllo dello spreco dell’acqua e l’utilizzo in casi di necessità. Ciò che è da riportare all’attenzione è che stiamo vivendo non solo una crisi climatica, ma una crisi culturale. L’uomo è convinto di essere padrone della Terra e non un suo ospite. L’essere umano, benché evoluto, non è altro che parte dell’ecosistema. È un elemento tra tanti e come tale deve adeguarsi all’ambiente circostante. Il comportamento umano è la sola causa della piega nefasta che sta prendendo il nostro pianeta.
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Curcio: “stiamo valutando lo stato d’emergenza siccità”
Meuccio Berselli, segretario generale dell’Autorità distrettuale del fiume Po-MiTE, parla di tempesta perfetta. “Non è ancora cominciata l’estate e siamo in assenza di risorse idriche, è la tempesta perfetta. Negli ultimi 6-8 mesi la neve dell’inverno ha raggiunto un picco di meno 60-70%.” La conseguenza della mancanza di neve è il mancato stoccaggio dell’acqua utile al riempimento dei laghi regolati. Continua Borselli “Secondo, non piove nel bacino padano da almeno 120 giorni. Terzo, le temperature sono più alte di 3-4 gradi rispetto alla media del periodo“.
L’Europa che richiede azioni pratiche. La scienza non mente, non sono casi isolati. In tutto il mondo il caldo sta aumentando. Soltanto l’anno scorso in Antartide e in Artide le temperature hanno raggiunto oltre i 20 °. Si va oltre l’insolito, sono i segni di una crisi climatica. In un documento del Joint Research Centre della Commissione Europea, già a fine febbraio 2022, si dichiarava l’emergenza siccità. “La siccità sta già incidendo sul volume di acqua immagazzinata per la produzione di energia nel
Usistema idroelettrico italiano“. “La maggior parte dei giacimenti è al di sotto dei valori minimi storici da settembre 2021” La mitigazione dell’acqua non basta, poiché questa risorsa serve ai fini della produzione di energia. La guerra di Putin aggrava il problema. Ricorrere al carbone ha un danno immane per il pianeta e queste non sono che le prime conseguenze di un disastro molto più grande.