A dare il benvenuto al nuovo anno è una pioggia di stelle cadenti, prevista per i giorni 3 e 4 gennaio. Naso all’insù quindi per i più curiosi, che potranno ammirare lo spettacolo senza che la luce della luna li disturbi. Dopo due anni anche Marte torna protagonista. Il pianeta si mostra più luminoso che mai, mentre la Luna, più discreta, ci aspetta per mostrarci un’eclissi di penombra. Il Sole, invece, offrirà un’eclissi anulare e una totale.
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Stelle: il cielo dà il benvenuto 2020
L’astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope, ha dichiarato che quello delle Quadrantidi è uno spettacolo che non delude mai!
Dall’Italia centro-settentrionale il radiante è visibile per tutta la notte, anche se più alto da mezzanotte in poi. Da Napoli in giù l’osservazione sarà invece meno agevole, poiché il radiante risulta tramontare verso le 20, per poi sorgere nuovamente poco dopo.
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Quadrantidi: cosa sono e in cosa consiste lo spettacolo di inizio anno?
- Da una cometa ora disintegrata;
- Dalla Machholz_1;
- Dalla 1491_Y1 migliaia di anni fa;
- Dall’asteroide 2003_EH1.
Come molti sciami di stelle, anche questo dovrebbe prendere il nome da una costellazione. In questo caso la costellazione sembrerebbe non esistere più. Stando a quanto riferito da Earth Sky, serie radiofonica statunitense di informazioni su scienza e natura, la costellazione era la Quadrans Muralis, che si trovava tra le costellazioni Boote e Drago. La Quadrans Muralis è una della più note tra le costellazioni obsolete, inventata nel 1700 dall’astronomo francese Joseph Jérôme de Lalande, direttore dell’osservatorio dell’École Militaire di Parigi.
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Gli spettacoli naturali che ci aspettano nel 2020
- La Luna, che il 10 gennaio e il 5 giugno offrirà eclissi di penombra. Attraverserà la zona di penombra della Terra senza essere occultata dall’ombra;
- Il 21 giugno è la volta del Sole e della sua splendida eclissi anulare. Questa sarà ben visibile in Africa, in Asia e nella parte meridionale dell’Italia;
- Il 14 dicembre avremo invece un’eclissi solare totale, visibile in Cile e Argentina.