Strage Altavilla: per gli inquirenti dietro ci sarebbe una setta con almeno 10 adepti. Il gip di Termini Imerese parla di “fratelli di fede” che forse erano a conoscenza degli esorcismi e dei rituali che si svolgevano nella villetta dove si è consumato il tremendo crimine.
Strage Altavilla: l’oscura mano di una setta dietro gli omicidi
Strage Altavilla: gli inquirenti ormai sono certi dell’esistenza di una setta dietro gli omicidi di Altavilla. Il gip di Termini Imerese che ha messo in carcere Giovanni Barreca e i due complici con i quali ha torturato e ucciso due dei suoi tre figli e la moglie è sicuro che dietro la violenza ci sia una “connotazione criminale più ampia”. All’interno dei telefoni e dei pc di Barreca, del suo “mental coach” Massimo Carandente e della sua compagna, Sabrina Fina, gli inquirenti sarebbero riusciti a risalire ai nominativi di almeno altre 10 persone facente parte della setta. Secondo il gip queste persone si considererebbero fratelli di fede. Potrebbero essere a conoscenza delle torture e dei rituali che avvenivano nella villetta.
Chi erano e che ruolo hanno avuto questi dieci adepti?
Le dieci persone individuate dagli inquirenti frequentavano la stessa chiesa di Palermo che frequentava anche Barreca e i suoi complici. Questi venivano chiamati dagli altri fedeli “canne dimenate dal vento”. Erano per lo più persone che seguivano il culto per un pò senza legarsi con nessuno. Non è ancora chiaro quale potrebbe essere il loro ruolo nella vicenda di Barreca. Gli inquirenti stanno cercando di capire se il gruppo fosse a conoscenza delle violenze e delle torture che venivano praticate in quella casa. Nessuno di loro è ancora stato ascoltato ma destano particolare impressione le parole di Giovanni Barreca.
Giovanni Barreca al suo avvocato: “Mia moglie vinta dal diavolo”
Dinanzi al suo avvocato Giovanni Barreca si è lasciato andare ad un racconto delirante. “Mia moglie non ce l’ha fatta. E’ stata vinta dal diavolo così come i miei figli”. Barreca ritiene poi una fortuna che siano arrivati i suoi complici Massimo e Sabrina. Il suo avvocato difensore lo descrive come in una “situazione di delirio costante”. Il muratore di Altavilla continua a dichiarare di aver lottato contro il demonio. Per tali motivi l’avvocato chiederà una perizia psichiatrica. In carcere anche Miriam Barreca l’unica figlia sopravvissuta alla strage. La ragazza avrebbe ammesso di aver partecipato alle torture e agli esorcismi. Inoltre sembra confermare la centralità degli altri due complici finiti in galera che continuano a professare la loro innocenza.