Strutture per l’assistenza ad anziani e disabili: le differenze

0
731

Le differenze tra le diverse strutture dedicate all’assistenza degli anziani e dei disabili

Il tema dell’assistenza alle persone malate o non autosufficienti è sempre più di attualità, complice il costante innalzamento dell’età media.

Esistono diverse strutture che se ne occupano, ognuna con finalità e funzioni differenti, e con questo articolo cerchiamo di fare maggiore chiarezza in merito.

Le principali strutture si dividono in: case di riposo, case di cura, RSA e Hospice.

Le case di riposo

Le case di riposo possono essere pubbliche o private e accolgono anziani autosufficienti, assicurando loro vitto, alloggio e un’assistenza di tipo infermieristico.

Inoltre, i degenti vengono coinvolti in attività ricreative finalizzate ad incentivarne le relazioni sociali.
Di norma, nelle case di riposo entrano anziani rimasti soli o le cui famiglie sono impossibilitate a prendersene cura.

Le case di cura

In questo caso ci troviamo di fronte a strutture di tipo privato, che accolgono con vitto e alloggio anziani ancora autosufficienti ma malati, pertanto bisognosi di assistenza sia medica che infermieristica.

La RSA

La RSA, ossia Residenza Sanitaria Assistenziale, come approfondito qui, può essere pubblica oppure privata convenzionata e assiste anziani non autosufficienti e adulti disabili, predisponendo cure specialistiche e terapie riabilitative.
Si tratta quasi sempre di pazienti lungo-degenti che non possono essere assistiti in altri modi.

Nelle RSA vi è la presenza costante di un medico, 24 ore su 24, e nei casi in cui è necessario, gli addetti socio-sanitari si occupano anche dell’igiene personale del malato e della sua alimentazione.

L’Hospice

L’Hospice, come la RSA, è una struttura pubblica o privata convenzionata.
Nello specifico l’Hospice accoglie i malati terminali o inguaribili e le rispettive famiglie, accompagnandoli in un percorso personalizzato di cure palliative all’interno di un ambiente più informale, ospitale e confortevole.
Negli Hospice operano sia medici che psicologi, indispensabili per dare il giusto supporto ai malati e ai loro cari.

L’ausilio della tecnologia per una migliore gestione nell’assistenza di anziani e disabili

Gestire una struttura che si occupa di assistenza medica e infermieristica è un lavoro molto complesso, che deve tenere conto di molteplici aspetti.

Anzitutto, il personale che ruota intorno all’assistito è davvero numeroso: medici, infermieri, operatori socio-sanitari, specialisti, un team eterogeneo che ogni giorno svolge i propri compiti di cura e gestione del malato.
Inoltre, c’è la contabilità da far quadrare e che occorre mantenere sempre ordinata e aggiornata, così come la fatturazione.

Poi, è necessario avere sempre un quadro certo del magazzino, dai farmaci a tutto quello che serve per assistere i pazienti.
In pratica, nulla può essere lasciato al caso ma è indispensabile avere il pieno controllo dell’intera struttura.

Come fare?

Da un po’ di tempo sono disponibili programmi informatici piuttosto efficienti che agevolano, semplificano e velocizzano la gestione nell’ambito dell’assistenza, come si può vedere esplorando i servizi offerti da Advenias Care by Zucchetti, una piattaforma che elabora software per case di cura e qualunque altro tipo di struttura, residenziale, sanitaria o domiciliare.

Non solo; anche per tenere nota di tutte le attività eseguite dalle diverse risorse umane, ci si può avvalere della cartella clinica elettronica, uno strumento fondamentale, identificabile come un moderno fascicolo sanitario, per raccogliere tutte le informazioni riguardanti il paziente, dalla sua presa in carico da parte della struttura fino alle sue dimissioni.

L’aiuto della tecnologia, in particolare della digitalizzazione di tante funzioni, è oramai un tassello irrinunciabile per comporre l’intricato puzzle dell’assistenza di anziani e disabili.

L’accreditamento delle strutture assistenziali sanitarie private

Come abbiamo visto, alcune strutture, come le RSA e gli Hospice, possono essere sia di tipo pubblico che privato convenzionato.

Ma in termini pratici questo cosa significa?

Una struttura sanitaria o socio-sanitaria si può considerare convenzionata quando ha ottenuto, da parte della Regione cui fa riferimento, l’accreditamento istituzionale ovvero può offrire prestazioni per conto del Servizio Sanitario Nazionale.
Si tratta di un aspetto di fondamentale importanza perché consente al SSN di aumentare considerevolmente la quantità dei servizi erogabili, con la garanzia che corrispondano a livelli qualitativi equivalenti.

Per poter ottenere l’autorizzazione all’accreditamento, le strutture devono rispettare severi criteri di conformità, che riguardano gli spazi strutturali, le tecnologie disponibili e la propria capacità di organizzare l’attività.

È compito delle Regioni stabilire i dettagli dei requisiti, tenendo conto delle necessità e delle peculiarità del proprio territorio. Una volta superato lo scoglio delle autorizzazioni, la struttura sanitaria può svolgere la propria attività applicando le stesse tariffe del SSN, e rientrare nel sistema di finanziamenti sanitari della regione.

Ad ogni modo, queste realtà private sono soggette a periodici controlli da parte del SSN, che accertano che il livello qualitativo delle prestazioni erogate rimanga costante.

Oltre a RSA e Hospice, le altre strutture private che possono richiedere l’accreditamento all’Azienda sanitaria pubblica sono:

  • le case di cura
  • gli ospedali
  • le residenze psichiatriche
  • le strutture di soccorso
  • Le strutture ambulatoriali specialistiche, come i punti prelievi, i laboratori o i centri di riabilitazione, e gli studi professionali.

Questo sistema, per quanto complesso e articolato, punta ad offrire le migliori prestazioni sanitarie nell’orbita del SSN, che per quanto bistrattato resta sempre una risorsa esclusiva del nostro Paese.