Dopo 37 anni, in Sudan vengono abolite le leggi imposte dalla sharia – in vigore dal 1983 – imposte sotto il regime di Jafar Nimeiry. Sono state abolite infatti norme che discriminano le donne, la pena di morte in caso di conversione o per โsodomiaโ (in particolare, ciรฒ riguarda gli atti sessuali omosessuali). Inoltre, รจ stato liberalizzato il consumo di alcol per i non musulmani e rimosso il potere esclusivo dei padri dalle famiglie.
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Sudan: dopo 37 arriva la libertร
Un ulteriore golpe nel 2019 ha posto le basi per la nascita di un nuovo stato, con nuove norme. Tra queste:
- Abolizione della pena di morte per un musulmano che si converte a un’altra religione;
- Criminalizzazione delle mutilazioni genitali;
- Libertร di culto e di conversione;
- Libertร per i non musulmani di consumare alcol;
- Diminuzione delle restrizioni sull’abbigliamento femminile;
- Abolizione del reato di sodomia;
- Le donne non sono piรน sottoposte al volere di padri, mariti, fratelli o qualsiasi altro membro maschile della famiglia;
- Le donne potranno viaggiare senza dover essere accompagnate da un uomo.
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Sudan, uno stato in evoluzione
Il primo ministro Abdallah Hamdok ha comunicato la sostituzione dei governatori militari in tutti gli Stati del Paese. Saranno eletti 18 governatori civili, tra i quali 2 donne. In tal modo, il nuovo governo vuole difendere e dar voce ai diritti umani troppo a lungo calpestati.
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Donne in Sudan, ora protagoniste del loro destino
Oltre ad essere tutelate da ingerenze in un ambito tanto intimo e privato, le donne potranno finalmente viaggiare senza il bisogno della presenza di un parente. Possono indossare liberamente i pantaloni senza il rischio di essere fustigate in piazza pubblicamente. Non saranno piรน soggette ai propri padri, mariti o altri parenti uomini. Saranno finalmente libere di scegliere e padrone del loro destino.