Suore clausura AirBnb: nel convento di Santa María de Jesús a Siviglia si affittano camere ai turisti per sostenere le comunità in crisi. Gestito da partner esterni, l’iniziativa offre alloggi suggestivi nel XVI secolo, dimostrando un adattamento delle istituzioni religiose alle sfide moderne.
Nel cuore di Siviglia, le suore di clausura del convento delle Clarisse di Santa María de Jesús si sono adattate al mondo moderno. Le sorelle hanno deciso di affittare una parte del loro convento ai turisti per generare reddito. In un’epoca di calo delle vocazioni le suore si trovano costrette dalle autorità religiose a cercare fonti di reddito alternative per sostenere le loro comunità. Solo Suor Inés, la custode del convento, è autorizzata a interagire con i visitatori che bussano alle porte del convento cinquecentesco. Quattro appartamenti all’interno del convento sono stati ristrutturati per diventare alloggi turistici, gestiti da Javier Bernal e Luis Bidón. Le suore, con l’aiuto dei due soci, sono entrate nel mercato degli affitti a breve termine per nuove opportunità di guadagno. La vendita dei loro dolci fatti in casa non è sufficiente a sostenere le spese.
Inizialmente, il piano era quello di affittare a lungo termine l’appartamento del portiere. Ma dopo un’opportuna proposta da parte di Bernal e Bidón, le suore hanno optato per gli affitti turistici. Suor María José ha chiarito che le suore non vogliono che questa attività vada a discapito della loro vocazione. Quindi hanno delegato la gestione agli esperti del settore immobiliare. L’iniziativa dei due soci è stata cruciale per questo nuovo progetto. Dopo aver contattato le suore, hanno concluso un accordo per gestire gli appartamenti. Inoltre, hanno utilizzato una piattaforma digitale per pubblicizzarli. Il tutto è unito al fascino di soggiornare in un convento del XVI secolo nel cuore di Siviglia, di fronte a Casa Pilatos. Gli affitti variano tra i 90 e i 180 euro a notte, e non mancano visitatori, soprattutto stranieri, attratti dalla peculiarità di alloggiare in un ambiente così suggestivo.
Sebbene le suore siano fiduciose nel successo dell’iniziativa, i gestori attendono con ansia un aumento del turismo a Siviglia per valutare l’effettiva redditività degli affitti. Il convento delle Clarisse non è un caso isolato. A Siviglia, come spiega Suor Murga, circa 400 suore vivono in 34 conventi attivi. In un’epoca in cui la vita religiosa ha difficoltà a portare frutto, l’Arcidiocesi ha incoraggiato attività alternative come la produzione di dolci e gli affitti brevi. Il Vescovado offre supporto legale alle suore. Le ha aiutato a costituirsi come società o a registrarsi come lavoratrici autonome per poter svolgere queste attività. Le suore di clausura di Siviglia dimostrano così di essere in grado di adattarsi alle sfide del mondo moderno. Il tutto mantenendo intatta la propria vocazione religiosa mentre cercano di garantire la sostenibilità economica delle loro comunità.