Lunedì 30 settembre il Consiglio dei Ministri ha approvato la nota di aggiornamento del DEF (la cosiddetta Nadef). La legge di Bilancio sarà presentata il prossimo 20 ottobre. Con questa si cancelleranno le clausole di salvaguardia (scongiurando così l’aumento dell’Iva), anticipate nella nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza. Ma non solo: uno dei punti cruciali della prossima legge di Bilancio sarà il taglio del cuneo fiscale. Si tratta di una riduzione delle tasse sul lavoro che permetterà ai dipendenti di vedere crescere la propria busta paga.
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Taglio cuneo fiscale: tempistiche, cifre e aventi diritto
Il taglio del cuneo fiscale, in base al documento redatto dall’esecutivo, partirà da luglio 2020. La copertura economica sarà assicurata dalla legge di Bilancio. Il contenuto della misura sarà spiegato in uno dei 23 disegni di legge collegati alla manovra, richiedendo così un supplemento di istruttoria. Viste le scarse risorse a disposizione, nel prossimo anno ci sarà un aumento in busta paga limitato a 500 euro all’anno. Si parla quindi di circa 40 euro su base mensile.
La misura riguarderà chi ha un reddito annuo sotto i 26 mila euro lordi, dunque i circa 11 milioni di beneficiari del bonus di 80 euro introdotto dal governo Renzi. Tuttavia il segretario Pd Nicola Zingaretti ha ricordato che nel “2021 c’è l’impegno a raddoppiare“. Il raddoppio del resto è già previsto dalla Nadef. Infatti è in programma uno stanziamento di 2,7 miliardi per il 2020 e 5,4 miliardi per il 2021. Secondo indiscrezioni, l’anno prossimo il taglio potrebbe partire da luglio in modo da raddoppiare la cifra aggiuntiva che il lavoratore dipendente si troverà in busta paga a fine mese. Ma c’è anche l’opzione di erogarlo in un’unica soluzione, come una specie di quattordicesima.
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Lo studio apparso sul giornale “La Stampa”
Su La Stampa è apparsa una simulazione, a cura del commercialista e tributarista Gianluca Timpone, che ha realizzato i primi calcoli con il taglio del cuneo fiscale. Ad esempio un docente con 15-20 anni di servizio con un salario lordo di 24.136 euro con il taglio dell’Irpef fino a 500 euro si ritroverebbe un salario netto di 17.922 rispetto ai 17.422 attuali.