Talebani archeologi italiani richiesti per salvare il patrimonio culturale, anche quello pre Islam. Questa la richiesta fatta dal movimento islamita agli archeologi del Belpaese. A parlare è Abibullah Mujhaid, che dall’agosto 2021 fa parte della cerchia dei detentori del potere di Kabul. L’ex capo dell’informazione di Ghanzi afferma: “Abbiamo bisogno del sostegno dell’Italia e dei suoi specialisti per tutelare il nostro patrimonio culturale”.
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Talebani archeologi italiani: la richiesta di Mujhaid
Abibullah Mujhaid è stato capo dell’informazione di Ghazi, oggi al potere dopo la vittoria dei talebani. Quest’ultimo lancia un appello all’Italia all’insegna della pace e della salvaguardia della storia. “Abbiamo bisogno del sostegno dell’Italia e dei vostri specialisti per tutelare il nostro patrimonio architettonico”. Sottolinea come sia loro intenzione salvaguardare anche quello pre islamico. Sostiene infatti che: “La propaganda americana ci descrive come gente cattiva, ma siamo ospitali”. Questo quindi sarebbe il primo gesto per venire incontro e presentarsi all’occidente sotto nuove spoglie.
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Telbani archeologi italiani: la missione orientale italiana


“In seno all’Ismeo, l’Istituto Italiano per il medio ed estremo oriente” afferma Anna Filigenzi, docente dell’università Orientale di Napoli. Il riferimento è alla fondazione italiana dell’istituto nel 1957 da Giuseppe Tucci. “La nostra missione è quella di rintracciare archeologicamente la Ghazni islamica”. Qualcosa che: “Prima era nota solo esclusivamente dalle fonti, che ne illustravano l’importanza politica e lo splendore artistico”. Si tratta quindi di un progetto che troverebbe d’accordo entrambe le nazioni da un punto di vista storico-culturale. Il dibattito politico a riguardo però è ancora freddo nonché fermo. Difficile, giustamente, far finta di niente dopo vent’anni di guerra. Tuttavia la storia è lunga e mutevole, non resta che attendere.