ร stato stimato che su quattro tamponi rapidi “fai da te” sfugge un positivo. Quali sono, quindi, i test affidabili? La tipologia di tampone da effettuare varia di caso in caso. Discorso a parte viene riservato al test sierologico, il quale deve essere effettuato solo sotto consiglio medico.
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Tamponi rapidi o molecolari? Ecco quando sottoporsi al test
Sono tre le situazioni in cui รจ necessario sottoporsi al test per la ricerca del Covid 19.
- Contatto con un soggetto positivo.ย in questo caso รจ opportuno non solo isolarsi in quarantena, ma anche effettuare un tampone. Per il test rapido, dovranno trascorrere almeno 7 giorni dal contatto con il positivo. Con quello molecolare, basterร attendere 5 giorni dallโultimo contatto;
- Insorgere di sintomatologia influenzale riconducibile al Coronavirus. La persona che inizia ad avere sintomi quali mal di gola, febbre, tosse, congestione nasale, deve sottoporsi a tampone rapido o molecolare;
- In vista di un incontro con persone fragili, come immunodepressi, oncologici e trapiantati.
Per quanto riguarda i vaccinati con 2 o 3 dosi, possono essere contagiati ma in percentuale minore rispetto ai non vaccinati. La protezione sierologica difende dalla malattia grave al 95%. In mancanza di sintomi o in assenza di tracciamento richiesto dalle ASL, non รจ necessario che i vaccinati si sottopongano a tampone.
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Tamponi rapidi o molecolari: quali sono i test piรน affidabili?
I test antigenici, detti anche โrapidiโ, sono invece sensibili alle proteine virali. Sono presenti sul mercato in viarie tipologie:
- Immunocromatografici lateral flow, di prima generazione;
- A lettura immunofluorescente, di seconda generazione;
- Immunofluorescenza con lettura microfluidica che, se effettuati nel modo giusto, hanno unโaccuratezza pari a quella dei test molecolari.
Esistono, poi, kit per tamponi da effettuare in autonomia. Tuttavia, รจ stato stimato che su quattro tamponi rapidi “fai da te” sfugge un positivo. โIl test antigenico puรฒ dare un range di falsi negativi compreso tra il 10 e il 25%. A seconda che venga effettuato da una persona esperta, per esempio in farmacia, o meno. Questo significa che con i rapidi โfai da teโ si rischia di avere risultati inesatti in un caso su quattro, dato che la positivitร non viene rilevata. Ciรฒ avviene perchรฉ non รจ facile effettuare da soli in modo corretto il prelievo naso-orofaringeo che, come sappiamo, deve provocare un poโ di fastidioโ. Cosรฌ ha affermato, a โIl Corriere della Seraโ, Pierangelo Clerici, presidente dellโAssociazione microbiologi clinici italiani e della Federazione italiana societร scientifiche di laboratorio.
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Test salivari e test sierologici: perchรฉ evitarli?
Tra i test non raccomandati vi sono sicuramente quelli salivari. Non sono presenti, infatti, nellโelenco europeo dei test validi per il Green Pass. La sensibilitร e la specificitร non raggiungono i livelli minimi accettabili. Per questo, la capacitร di individuare sia positivi che negativi รจ nettamente inferiore.ย โLa qualitร del campione di saliva รจ soggetta a molte variabili, per esempio il tempo trascorso dallโassunzione di cibo o bevande e il modo in cui si รจ tenuto in bocca il tampone. In generale, i test di questo tipo offrono meno garanzie rispetto a quelli che analizzano un campione naso-orofaringeoโ, ha commentato Pierangelo Clerici.
In quanto al test sierologico, ha senso effettuarlo solo sotto richiesta del medico. Non รจ utile nemmeno in vista della vaccinazione. Il risultato puรฒ variare in base al laboratorio in cui lo si effettua. Non esiste al momento una definizione esatta del correlato di protezione.
โGli studi sono in corso, nel mio come in altri laboratori. La raccolta dei dati sarร completata a un anno dalle prime vaccinazioni di massa, iniziate a marzo 2020. Ricordo che per lโepatite B sono serviti 5-6 anni per arrivare a definire il โcorrelato di protezioneโ. Nel caso di Covid basteranno invece 12 mesi. Quando lo studio, che รจ coordinato dallโIstituto Superiore di Sanitร , sarร terminato sapremo qual รจ il livello di anticorpi che puรฒ realmente proteggerci dal coronavirus e da tutte le sue possibili variantiโ, ha concluso Clerici.