Tra le tasse che non hanno avuto proroghe, causa emergenza Covid-19, c’è la tassa sui conti correnti. Anche quest’anno, infatti, l’imposta di bollo verrà applicata a fine giugno. Si tratta di una tassa fissa, pagata per il semplice fatto di avere un conto corrente. Lo Stato preleverà direttamente dal conto l’imposta, che costituisce una patrimoniale che garantisce allo Stato un introito costante di milioni di euro.
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Tassa sui conti corrente, di cosa si tratta
Il mese di giungo è ricco di scadenze fiscali. Oltre l’IMU e il bollo auto, entro il 30 giugno c’è un’altra scadenza da rispettare, quella sulla tassa del conto corrente. Su un conto corrente, infatti, si pagano due tasse:
- Imposta di bollo, dovuta al possesso del conto corrente in questione. Per le persone fisiche con un saldo medio annuale superiore ai 5000 euro è applicata un’imposta pari a 34,20 euro. Per le persone giuridiche, tale imposta è di 100 euro. Ciò è indipendente dal tipo di saldo medio annuale e può essere versato o mensilmente o trimestralmente;
- Ritenuta fiscale sugli interessi creditori maturati sul conto corrente, pari al 26%.
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Tasse sui conti correnti: chi è esonerato?
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Ci sono però delle eccezioni, che porterebbero alcuni a essere esentati da tale pagamento:
- Il caso in cui il limite di giacenza media sia inferiore ai 5000 euro;
- Carte prepagate (anche nel caso queste siano dotate di IBAN bancario);
- Conti correnti Paypal che non rientrano nella categoria “conti correnti bancati”;
- ISEE inferiore ai 7500 euro.