Terrorismo neonazista, trovata una cellula suprematista bianca in Italia. La procura antiterrorismo di Bari ha arrestato un ragazzo di 22 anni: Luigi Antonio Pennelli. L’accusa è di terrorismo internazionale, arruolamento e propaganda e istigazione a delinquere. Il giovane aveva stretto contatti con la cellula neonazista statunitense The Base, responsabile dell’assalto a Capitol Hill. Si diceva pronto a sferrare un attacco.
Terrorismo neonazista a Bari, 22enne arrestato: era in contatto con cellula statunitense
Luca Traini, autore dell’attentato del 3 febbraio 2018 a Macerata, che sparò su sei persone di origine sub-sahariana. Anders Behring Breivik, terrorista norvegese, autore della strage dell’isola di Utoya, dove il 22 luglio 2011 uccise 77 persone. Brendon Harrison Terrant, autore di attacchi terroristici con intenti inslamofobici, 15 marzo 2019. A Christchurch, Nuova Zelanda, nella moschea di al Noor e al centro islamico di Linwood. Persone uccise: 50. Questi e molti altri, tra cui Hitler stesso, i modelli che un giovane 22enne della provincia di Bari osannava in casa propria. Scritte runiche e delle SS, fasciste, naziste, i nomi di questi attentatori su armi e cartelli. La sua affermazione? “Pronto al sacrificio estremo a difesa della razza bianca”.
Terrorista neonazista: l’indagine e le minacce alla senatrice Liliana Segre
L’indagato barese era in contatto con Nazzaro e si diceva pronto a colpire l’Italia. Stava arruolando 3-4 membri per creare un gruppo d’assalto. Nella sua abitazione sono stati ritrovati una carabina, una pistola a pallini, una balestra, mazze da baseball, archi e frecce, armi da taglio e mazze. Il suo proposito era quello di procurarsi altre armi: rubandole, acquistandole sul mercato nero o, finanche, aggredendo guardie giurate. I Pm scrivono sui dettagli: “Allarmanti sono le ricorrenze tra il materiale sequestrato e quello utilizzato da Payton Gendron, il 18 enne autore della strage di Buffalo del 14 maggio 2022“. Pennelli utilizzava chat crittografate e il canale Sieg Heil. Una chat creata per diffondere materiale propagandistico. Qui annunciava di voler sferrare il suo attacco e in un video avrebbe rivolto minacce di morte alla senatrice Liliana Segre.